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venerdì 26 settembre 2008

Lettera a Maroni: 240 firme raccolte in un giorno

Anche molti genoani hanno sottoscritto la lettera aperta al ministro dell'Interno su http://www.firmiamo.it/. Il commento dei tifosi: «Vietare tutto perché non si sa risolvere nulla!»

In una sola giornata ben 240 persone hanno sottoscritto la lettera aperta al ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Tra essi, numerosi messaggi di tifosi genoani. E' un dato molto importante, che testimonia l'importanza dell'iniziativa indetta dei tre quotidiani telematici il pallone in confusione, Tuttonapoli.net e Napolisoccer.net, ripresa da http://www.9online.it/ http://www.goal.com/ http://www.torinogranata.it/ http://www.calcionews.info/ http://www.wikio.it/, http://www.asromaultras.it/updates.htm,
che hanno voluto esternare la loro incredulità per la decisione del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive di vietare la trasferta ai tifosi partenopei in occasione di Genoa-Napoli di domenica 5 ottobre. Ma c’è di più: è stato deliberato di imporre la vendita di un solo biglietto riservato ai residenti in Liguria. La partita tra il "grifone" e il "ciuccio", sia a Genova che a Napoli, è stata sempre motivo di festa: non se ne comprende il motivo dello stop non solo alle trasferte organizzate, ma anche ai singoli tifosi. E tra essi naturalmente vi sono anche le famiglie che si vorrebbero far entrare negli stadi, ma che in realtà con la raffica di divieti emanati ogni settimana restano tranquillamente nelle proprie case. Divieti che erano già vigenti con il precedente governo Prodi e che anche l'esecutivo Berlusconi prosegue in una perfetta logica bipartisan. Forse il Casms ha vietato la trasferta a tutti poiché teme episodi che accadano episodi incresciosi negli autogrill o nelle stazioni che si trovano nel percorso fino a Genova. Ma ciò è assurdo: lo vogliamo dimostrare con due metafore. Ci sono troppi morti sulle autostrade? Allora chiudiamole. I treni si scontrano e troppe persone muoiono? Allora sospendiamo il servizio sine die. E a proposito di autogrill, chiediamo con il dovuto rispetto al ministro Maroni, all'Osservatorio e al Casms quali provvedimenti si vogliono prendere nei confronti dei tifosi dell'Inter? Alcuni di essi si sono resi responsabili sabato 30 agosto (prima giornata di campionato) di una razzia in un ristorante posto sull'autostrada Milano-Genova, mentre tornavano dalla partita con la Sampdoria: erano in autobus, quindi in una trasferta organizzata. Perché per i sostenitori nerazzurri non è scattato l'analogo divieto imposto per Genoa-Napoli? E perché non sono stati presi provvedimenti contro la tifoseria della Roma, dopo che uno degli ultrà, noto alle forze dell'ordine per i suoi numerosi precedenti, ha accoltellato un pacifico tifoso della Reggina nelle immediate vicinanze dello stadio Olimpico? E non sarebbe stato meglio vendere i biglietti, come per tutte le trasferte, per Genoa-Napoli nel capoluogo campano dietro presentazione di un documento, in modo da poter identificare gli eventuali facinorosi? Domande che forse resteranno senza risposta per tutto il campionato. Forse ci stiamo sempre più mestamente avviando verso lo "stadio virtuale": niente pubblico sugli spalti, ma solo da casa a guardare le televisioni. Ma le tv hanno bisogno anche della coreografia per la perfetta riuscita dello spettacolo calcio. Altra osservazione. Anche i tifosi del Genoa saranno penalizzati dalla decisione dell'Osservatorio di vendere i biglietti ai soli residenti della regione Liguria: chi ne è al difuori, resta a casa al pari dei napoletani.
Tra le firme raccolte spicca l’opinione di un tifoso genoano, Andrea Zilliken: «Sig. Ministro, sono un tifoso del Genoa. L'amicizia che ci unisce con il Napoli è trentennale. i tifosi della Roma all'Olimpico accoltellano (punzonatura?) mediamente un tifoso a partita. (compreso un genoano l'anno scorso). E' l'ora di far qualcosa!». A proposito, ci sono molti napoletani a Genova e dintorni, come anche in tutte le città sedi delle squadre di serie A: sono considerati "buoni" solo per la loro residenza.
Tornando alla petizione, si ricorda che la si può sottoscrivere al link http://firmiamo.it/sign/list/letteraapertaalministrodellinternorobertomaroni: ricordiamo che sono rigorosamente vietati le doppie firme e i messaggi incivili, che finora sono stati davvero pochi. Tanti i messaggi per l'iniziativa. Oltre ai numerosi «solo Napoli paga per tutti» spicca l'episodio di sportività, accaduto al termine di Napoli-Palermo, segnalato da Carlo Capasso. Mercoledì scorso al San Paolo c'è stato «un piacevole scambio di saluti, strette di mano (mia personale) ed applausi tra napoletani e palermitani che, all'uscita dello Stadio al termine di Napoli-Palermo, attendevano di essere scortati in stazione». Antonio Lettera ha svolto due conti: «Credo che in curva ci siano almeno 2000 delinquenti, non è possibile penalizzare 3.500.000 fans della 4 squadra per numero di sostenitori in Italia e che con il numero di spettatori presenti da 3 anni al San Paolo fa levitare gli utili della Lega Calcio». Luigi Iodice avanza dubbi di costituzionalità sulle misure del Casms: «La vendita dei biglietti a carattere regionale va contro ogni principio democratico e costituzionale. Oramai siamo alla farsa "due pesi e due misure" dopo le menzogne mediatiche di Roma-Napoli». Francesco Cuccaro evidenzia che «bisogna evitare confusioni e non ghettizzare intere curve, comprendenti persone per bene e tifosi veri». Ha aderito anche un collega di Tuttomercatoweb, Stefano Sica.
Un cittadino siciliano, Vittorio Scavo, che si professa agnostico di calcio, scrive: «Non sono tifoso di nulla se non del calcio e noto come siano tante le discriminazioni a danno di certe squadre e tifosi tipo il Napoli». Ma forse il senso dei provvedimenti del Viminale sono racchiusi nella frase espressa da Cesare Risso di Chiavari: «Vietare tutto perché non si sa risolvere nulla!».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

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