Ricerca personalizzata
Visualizzazione post con etichetta genoa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta genoa. Mostra tutti i post

giovedì 22 aprile 2010

Fabio Turrà: «I divieti di trasferta sono un danno per i veri tifosi»

Il noto esperto di diritto sportivo spiega a "il pallone in confusione" l’inadeguatezza e l’ingiustizia dello stop imposto ai sostenitori delle squadre

La mancata fermezza da parte del Viminale e della giustizia sportiva nell’affrontare gli incidenti accaduti dopo il derby di Roma ha creato sconcerto nell’opinione pubblica e in molte tifoserie. Tra esse quella napoletana e genoana punite entrambe ingiustamente. I sostenitori azzurri furono puniti con il divieto di trasferta per tutto il campionato a causa dei danneggiamenti al treno Napoli-Roma dell’agosto 2008 (rivelatisi non veritieri). Invece quella genoana è stata colpita recentemente dal divieto di trasferta a Parma dopo gli incidenti del derby con la Sampdoria. "il pallone in confusione" ha intervistato l’avvocato Fabio Turrà, noto esperto di diritto sportivo, su queste ultime scottanti vicende.
Avvocato lei ha in carico alcune cause di tifosi del Napoli contro la Figc: a che punto sono?
«Sto procedendo a passo spedito, per quanto la burocrazia me lo possa consentire, con i processi nei confronti della Figc e del Coni per il risarcimento dei danni agli abbonati delle curve dello stadio San Paolo di Napoli, cui fu impedito di assistere a tre incontri nella passata stagione, per un assurdo ed ancora incomprensibile addebito di responsabilità oggettiva al Calcio Napoli, a seguito del primo incontro di campionato del campionato 2008-2009».
Può dirci qualche ulteriore particolare?
«Più di questo non posso dire, perché per personale scelta strategica processuale non voglio dare una particolare rilevanza mediatica agli sviluppi delle procedure in corso, ma sono moderatamente ottimista».
Dopo gli incidenti accaduti prima del derby di Genova il Viminale stabilì il divieto di trasferta per i tifosi genoani a Parma: non le sembra un altro caso di ingiustizia?
«Mi sembra che vietare le trasferte alla totalità dei tifosi di una squadra, in modo indiscriminato, sia eccessivamente punitivo in quanto bisognerebbe prestare maggiore attenzione all’identificazione degli autori di fatti di violenza, riservando eventuali misure coercitive solo a questi ultimi».
Cosa pensa delle ultime decisioni prese dal giudice sportivo per gli incidenti in Lazio-Roma?
«Le ultime decisioni da Giampaolo Tosel, in relazione ai gravissimi incidenti avvenuti domenica sera allo stadio Olimpico per il derby della Capitale, sono difficilmente comprensibili, se rapportate ai provvedimenti presi dallo stesso giudice per i fatti avvenuti un anno e mezzo fa (fine agosto 2008) nello stesso stadio di Roma. Voglio precisare che la gravità degli incidenti avvenuti domenica scorsa tra alcuni tifosi (anche se ho difficoltà a definirli così, per me sono semplicemente dei teppisti), che tutti i telespettatori hanno potuto riscontrare in diretta televisiva, con delle immagini raccapriccianti di scontri ripetuti e prolungati, non è neanche minimamente paragonabile a quella molto minore dei fatti dell’agosto 2008».
I media nazionali non sembrano aver dato rilievo a questi fatti gravissimi…
«Mi meraviglia anche il fatto che domenica scorsa sono trapelate, a mala pena, solo le notizie che inevitabilmente dovevano essere comunicate: tre persone accoltellate, di cui uno molto grave con ferite alla gola, una signora con due bambini che ha fatto appena in tempo a fuggire ed a mettere in salvo i suoi figli, perché la sua auto è stata data alle fiamme, un vero e proprio bollettino di guerra, insomma».
Invece l’anno scorso accadde il contrario, si ricorda?
«Non vorrei ripetermi, ma gli episodi verificatisi l’anno scorso - invece - ai quali fu dato un risalto di prima pagina dai giornali e da prima notizia nei telegiornali (tra l’altro utilizzando filmati di repertorio non riferiti ai fatti stessi) furono molto meno gravi e le indagini della magistratura penale riguardanti i presunti danneggiamenti al treno Napoli-Roma hanno portato all’archiviazione. Per quei fatti dell'agosto 2008 il Calcio Napoli ricevette la squalifica dello stadio San Paolo per ben quattro giornate, poi ridotte a tre con conseguenti danni economici per la società e per i tifosi delle curve. Per i fatti gravissimi di domenica scorsa non è stato preso alcun provvedimento di squalifica dello stadio Olimpico di Roma e nessuna restrizione per le trasferte dei tifosi giallorossi e biancocelesti!».
Sembra quindi che siamo davanti all’ennesimo caso di ingiustizia caratterizzata dal criterio "due pesi e due misure"?
«Gli atteggiamenti vittimistici non sono utili ed io non ne sono favorevole, ma questa volta mi conforta il fatto che la disparità di trattamento stabilita dal giudice sportivo, gravemente punitiva a carico del Calcio Napoli (e dei suoi tifosi), rispetto a quella blanda attuata nei confronti della Roma e della Lazio, sia stata evidenziata da persone sicuramente più autorevoli di me, quali il Dr. Bruno D’Urso Presidente dei Gip di Napoli ed ex Giudice Sportivo e Procuratore Federale, dal Dr. Guido Trombetti, Rettore dell’Università di Napoli, nonché da alcuni parlamentari che finalmente stanno facendo sentire la propria voce anche in luoghi deputati ad altro, ma che probabilmente hanno una influenza anche in ambito calcistico».
Si potrà un giorno eliminare nel diritto sportivo il principio ingiusto della responsabilità oggettiva?
«Vorrei sottolineare che l’annoso e dibattuto "muro" rappresentato dalla responsabilità oggettiva delle società di calcio, sul quale ho intenzione di organizzare degli incontri di studio dedicati agli addetti del settore giuridico-sportivo, mal vista dalla quasi totalità dei presidenti e particolarmente avversata dal Presidente Aurelio De Laurentiis, comincia a sgretolarsi: lo stesso Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha affermato nella riunione dell’Osservatorio di ieri che "non bisogna sparare nel mucchio punendo le intere tifoserie" e per questo lo stadio di Roma non è stato squalificato. Possiamo sperare che diventerà un principio valido per tutti?».
Marco Liguori
RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE

sabato 4 aprile 2009

Preziosi, De Laurentiis e i "ronzii" del fantamercato

Permettete una parola? Si stanno curiosamente rincorrendo voci di mercato riguardo due società, le cui tifoserie sono gemellate e i due presidenti sono in ottimi rapporti: Genoa e Napoli. Da alcuni giorni i giornali riportano incessantemente voci riguardanti le partenze dei pezzi pregiati delle due società: non si può che sorridere a fronte di voci di presunte trattative e di cifre gettate, più o meno, a caso. Milioni e milioni di euro pronti dalle solite Inter e Juventus: ma non si è detto che il calcio italiano risente della crisi economica e che il prossimo calciomercato, incluso quello delle grandi, sarà magro? Forse qualcuno ipotizza che Enrico Preziosi e Aurelio De Laurentiis si siano travestiti anzitempo da "Babbi Natale" e che intendano vendere, se non addirittura svendere, i propri gioielli. Nulla di più sbagliato.
Ma vediamo nel dettaglio. Il Genoa è al quarto posto in classifica, l’ultima piazza valida per la Champions League. Da qualche settimana sono riprese veementi più che mai le voci di partenze eccellenti. Anzi, di due giocatori pronti a trasferirsi armi e bagagli altrove. Milito e Thiago Motta. In particolare, sul Principe dei cannonieri si sarebbero lanciati già da prima di Natale con regolarità Inter, Juventus, Olympique Lione e Tottenham. Anzi quest’ultima, avrebbe offerto 10 milioni: 4 in meno di quelli offerti l’estate scorsa. Ma nel calciomercato di gennaio non ha cambiato casacca. Analogo discorso per il giocatore brasiliano, sapiente ed elegante regista del centrocampo rossoblù: offerte ed interessamento dalla solita Inter e dalla Spagna. Di concreto: nulla. Solo la replica dura e determinata della società, che ha smentito qualsiasi voci di trattative. Giustamente qualcuno ha ipotizzato che Preziosi sia così ingenuo che, una volta approdato in Champions (o nella peggiore delle ipotesi in Coppa Uefa), inizi a vendere i suoi punti fermi su cui rafforzare la rosa. Davvero un bel ragionamento, degno del migliore fantacalcio. Bisogna inoltre aggiungere che, stando al bilancio 2007/08 della più antica società di calcio italiana, l’azionista di riferimento del Genoa, la Fingiochi cassaforte dell’industriale avellinese, ha sostenuto finanziariamente la squadra con 8,5 milioni, ripianando le perdite pregresse: inoltre ha garantito le fidejussioni per le campagne acquisti. Dunque, un azionista in grado di sopperire alle esigenze societarie.
E passiamo al Napoli. Da alcuni giorni è ripreso l’altro grande tormentone del calciomercato: Hamsik alla Juventus, un affare di cui se ne è parlato già nella scorsa stagione. La Vecchia Signora avrebbe offerto 20 milioni più eventuali contropartite tecniche: potrebbe esserci Raffaele Palladino, in comproprietà tra Juventus e Genoa. E' vero che Preziosi ha affermato di voler parlare riguardo all’attaccante di origini napoletane con il presidente azzurro: ma parlare non vuol dire necessariamente trattare. Invece, analizziamo un dato numerico. Secondo il sito Transefermarket.de il giocatore slovacco ha una valutazione iniziale di 15,5 milioni: opinabile o meno, rappresenta comunque un punto iniziale per un’ipotetica trattativa. Con questo prezzo, l’offerta bianconera sembrerebbe davvero minima. E poi ci sono le voci (se non i "ronzii") di mercato sulla possibile partenza di Lavezzi. Anche in questo caso un imprenditore avveduto e accorto come De Laurentiis, con una squadra da rafforzare per la prossima stagione verso traguardi più elevati, cosa fa? Vende i suoi giocatori su cui effettuare la rifondazione azzurra: non a caso ha anche chiamato un altro allenatore, Roberto Donadoni, per poter fare piazza pulita. Un’altra storia davvero molto divertente: ma che non ha alcun fondamento logico. Il Napoli non ha necessità di vendere: semmai di pagare un po’ di più i propri giocatori, visto che secondo l’ultimo bilancio disponibile (chiuso al 30 giugno 2008) presenta un monte ingaggi di 20,6 milioni di euro. Una "pinzillacchera", per dirla alla Totò, se paragonata ai 130 milioni dell’Inter. Ma la società ha i conti in ordine ed è in utile per il secondo anno di seguito: con un altro balzo dei ricavi (l’anno scorso fu del 114%, pari a 88,4 milioni) potrà tranquillamente farlo.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte
Visita anche il sito di Marco Liguori Pianetagenoa1893.net

sabato 14 marzo 2009

E' nato Pianetagenoa1893.net, quotidiano telematico della "genoanità"

E' nato Pianetagenoa1893.net, quotidiano on line fondato da Marco Liguori, direttore ed editore della testata "Il pallone in confusione". Il sito racconterà non solo delle vicende del Genoa, ma anche della storia della "genoanità" custodita dalla Fondazione Genoa, fondata da Enrico Preziosi e guidata dai due reggenti, i professori Andrea D'Angelo e Sergio Carbone. Pianetagenoa1893.net trattando della storia della società di calcio più antica d'Italia, si occuperà anche della cultura calcistica in generale: è visibile all'indirizzo http://www.pianetagenoa1893.net

sabato 21 febbraio 2009

Napoli-Genoa, il “derby del mare” passaporto per l’Europa

Entrambe le squadre di scena al San Paolo vogliono vincere: gli azzurri per riagganciare la zona Uefa, i rossoblù per lottare verso le posizioni che valgono la Champions League



Napoli-Genoa è una partita decisiva per verificare le ambizioni europee di entrambe. Nel “derby delle città di mare” ci sarà grande cordialità sugli spalti tra le tifoserie gemellate (prevista la presenza di un migliaio di genoani) che urleranno reciprocamente il nome dell’avversario (magari fosse così in ogni gara di campionato!), tra l’allenatore azzurro Reja (un ex) e il rossoblù Gasperini, tra i presidenti De Laurentiis e Preziosi, legati da antica amicizia. Ma in campo le squadre si batteranno a viso aperto e con la massima determinazione per un unico obiettivo: la vittoria. Sulla carta, a nessuna delle due interessa pareggiare. Ai padroni di casa sono necessari i tre punti per poter riagguantare la zona Uefa, da cui sono scivolati a causa dei due soli punti conquistati in sei partite dopo aver anche assaporato nei mesi scorsi il piazzamento in Champions League. Potrebbero anche riavvicinarsi a quest’ultima, se ci fosse una concomitante rosa di risultati positivi. Il risultato pieno occorre al Genoa per tenere il passo con le due dirette rivali, ossia Fiorentina e Roma, per la qualificazione al massimo torneo continentale. Senza contare che a soli quattro punti c’è il Milan, cui il Grifone ha strappato una vittoria e un pareggio: il terzo posto, occupato attualmente dai rossoneri, darebbe il diritto di affrontare avversari più malleabili nei turni preliminari della Champions.
La posta in palio è dunque molto alta. All’importantissimo appuntamento del San Paolo vi giungeranno un Napoli in crisi di gioco e di risultati e un Genoa deluso e amareggiato per il pareggio nello scontro diretto casalingo contro la Fiorentina. Reja ha il problema di recuperare il centrocampo, chiave di volta del suo schieramento 3-5-2, che ha garantito il buon rendimento nella prima parte del campionato. Fin quando ha funzionato, il settore mediano è stato un vero “schiacciasassi”: riusciva a bloccare il gioco avversario e contemporaneamente costruire palloni in attacco per Lavezzi e Denis (e anche per Zalajeta). Adesso la squadra è in crisi soprattutto nel suo stato fisico: era prevedibile, visto che gioca a ciclo quasi continuo dall’inizio di luglio, con la partecipazione all’Intertoto. Circostanza aggravata anche dal fatto che Reja non dispone un’ampia rosa per sostituire i giocatori stanchi. Dalle ultime notizie che trapelano dal fortino del Napoli (in silenzio stampa), sembra che il tecnico goriziano voglia far giocare Vitale sulla fascia sinistra invece di Datolo. Alcuni osservatori ritengono che sia una scelta dettata dall’esigenza di contenere le fiammate offensive dei genoani. Ciò potrebbe anche nascondere un’altra ipotesi: probabilmente Datolo non può sostituire Mannini, squalificato (almeno momentaneamente) dal Tas. Non potendo schierare altri uomini nel ruolo, Reja ha giocoforza optato per Vitale. Contro il Bologna il neo acquisto argentino non ha convinto. Resta un incognita Denis, che necessita di essere imbeccato dai compagni per poter essere efficace. Per fortuna di Reja, torna Hamsik che potrebbe dare una scossa in fase offensiva: ci sarà Blasi, che sarà utile per i contrasti a centrocampo e disturbare la regia del “cervello” rossoblù Thiago Motta. Un altro rebus del Napoli è Lavezzi: da circa un mese sta offrendo prestazioni discontinue. Si spera in un suo pronto recupero, per mettere in difficoltà con le sue galoppate improvvise la difesa a tre genoana.
E passiamo ai Grifoni. Gasperini non avrà problemi in difesa a sostituire lo squalificato Biava con Papastathopoulos, autore di un’eccellente prestazione all’andata a Marassi: sarà affincato dal napoletano Bocchetti e da Ferrari. A centrocampo invece mancherà a Gasperson il giocatore-diga, Juric. Potrebbe optare per la soluzione Vandenborre: il belga, pur avendo caratteristiche diverse dal croato, è molto abile nel possesso di palla e in fase di interdizione del gioco avversario. Il tecnico potrebbe anche scegliere di schierare due registi, Milanetto e Thiago Motta, sfruttando molto le fasce con Mesto (o Rossi) a destra e Criscito a sinistra. In questo modo potrebbe costringere i corrispondenti giocatori del Napoli, Maggio e Vitale, a svolgere solo un lavoro di copertura. In attacco non ci saranno problemi nella conferma del trio Jankovic-Milito-Sculli. Ne potrebbe avere invece la difesa del Napoli, visto che i due esterni (Jankovic e Sculli o in alternativa Palladino) si scambiano spesso di posizione correndo da destra a sinistra del fronte di attacco, cercando di aprire varchi per l’”ariete” Milito oppure per servigli palloni con scambi stretti in velocità.
Qualsiasi sia il risultato, la partita nello stadio di Fuorigrotta sarà una festa. Si spera soltanto che l’arbitro Orsato e i suoi assistenti non offrano l’ennesima conduzione mediocre: il Napoli e il Genoa, pur se con toni composti, reclamano con decisione una maggiore equità nel metro delle decisioni arbitrali.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte


Nella foto, il gol di Faccenda in Napoli-Genoa 2-2 del 16 maggio 1982

venerdì 20 febbraio 2009

Massimo Donelli: la leggenda del regalo di Krol

Il direttore di Canale 5, supertifoso del Genoa, rivela a "il pallone in confusione" un particolare inedito della sfida del 1982 che sancì il gemellaggio tra i tifosi rossoblù e quelli del Napoli

Chissà se è vero oppure se una semplice leggenda, il racconto riguardante il grande Ruud Krol, che nel 1982 indossava la maglia del Napoli, che lo vorrebbe "mediatore" della salvezza del Genoa. Lo narra in esclusiva a "il pallone in confusione" Massimo Donelli, supertifoso accesissimo del Genoa e direttore di Canale 5. In passato è stato a capo di testate prestigiose come Epoca, La Notte, Sorrisi e Canzoni tv: ha anche ricoperto incarichi importanti a Il Giornale, Panorama e a Il Secolo XIX. Vanta anche un'esperienza napoletana: ha lavorato per tre anni a Il Mattino e parla di quel periodo con nostalgia. 

Quali sono i suoi ricordi di quel lontano 16 maggio 1982, quando nacque il gemellaggio tra i tifosi di Napoli e Genoa?
«Ero a Milano, in un appartamento che si affacciava su un cortile chiuso ai quattro lati. Mio fratello e io ascoltavamo "Tutto il calcio minuto per minuto" e quando arrivò la notizia del gol di Faccenda tirammo un urlo che fece affacciare le poche persone in quel momento a casa (era un pomeriggio caldissimo). Solo dopo scoprii le incredibili dinamiche dell'azione (Castellini che butta la palla in angolo etc.). E solo moltissimo tempo dopo mi fu spiegato (chissà se è vero?) che quel...regalo era dovuto alla regia del grande, immenso Krol. Narra la leggenda (nessuna prova, solo leggenda, appunto) che Krol avesse fatto da mediatore nel passaggio del suo connazionale Peters al Genoa. E se il Genoa fosse retrocesso Peters non sarebbe potuto arrivare (allora in B non c'erano stranieri) e Krol non avrebbe incassato la mediazione... Sarà vero? Mah... Fatto sta che io venivo da tre anni meravigliosi di vita a Napoli. E che più che mai quel giorno mi sentii parte...genovese e partenopeo...»

Ci sono alcuni tifosi napoletani e genoani che auspicano su internet la nascita di un inno comune delle due squadre, sull'esempio di "You'll never walk alone" comune a Liverpool e Celtic: che ne pensa?

«Napoli e Genova sono le due capitali della canzone leggera (e non solo) italiana. O sole mio è nato a Napoli, Fratelli d'Italia a Genova: sono il doppio inno nazionale... Si, bella idea: vedrei bene Pino Daniele e quel matto di Baccini a scriverlo insieme.

Il gemellaggio è una forma di rispetto sportivo tra due tifoserie che può ancora esistere nell'era del calcio a scopo di lucro, dove dominano i soldi e le tv?

«C'è più umanità e saggezza sugli spalti che negli uffici della Lega calcio...»

Alla luce delle ultime prestazioni di Napoli e Genoa, come interpreta la gara di domenica prossima?
«Il Genoa di Preziosi e Gasperini gioca sempre per vincere. E su ogni campo assicura emozioni, spettacolo, nel gioco. All'andata fu una partita bellissima. Lo sarà anche stavolta».

Quale giocatore ammira in particolare tra gli avversari?
«Impazzirei per vedere Lavezzi assieme a Milito!»

Reja e Gasperini, due filosofie di gioco differenti a confronto: quali sono i pregi e i difetti?
«Massimo rispetto per Reja, ma se potessi mi terrei Gasperini tutta la vita!»

Cosa bolle nella pentola di Massimo Donelli, direttore di Canale 5? Forse nuovi programmi tv? Oppure un libro o una commedia sul Genoa sullo stile di quelle di Gilberto Govi?
«Vorrei fare un musical tratto da Govi, con musiche di Gino Paoli e sul palcoscenico Luca e Paolo. Ma fuori da Canale 5, giusto per fare un omaggio al grande Gilberto e alla nostra meravigliosa Superba».
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

Mimmo Carratelli: vi racconto la nascita del gemellaggio tra città di mare

Il celeberrimo giornalista e scrittore napoletano narra a "il pallone in confusione" tutti i retroscena della notte precedente al 16 maggio 1982, quando si giocò Napoli-Genoa

Il primo gemellaggio tra genoani e napoletani nacque a casa sua, la notte prima di Napoli-Genoa, in una cena tra colleghi con una beneagurante bevuta finale di whisky alla salvezza del Grifone: e salvezza fu. Mimmo Carratelli, celeberrimo giornalista e scrittore napoletano, racconta a "il pallone in confusione" i retroscena della notte precedente al 16 maggio 1982, quando fu sancita la "santa alleanza" tra i tifosi azzurri e rossoblù. Tornando ai giorni nostri, confessa anche un suo sogno segreto: scrivere un romanzo su Diego Armando Maradona.

Quali sono i suoi ricordi di quel lontano 16 maggio 1982, quando nacque il gemellaggio tra i tifosi di Napoli e Genoa?
«La sera prima della partita facemmo una gran baldoria a casa mia con gli amici venuti da Genova, capeggiati da Gian Luigi Corti. C’era già un gemellaggio di cuore fra noi giornalisti di due città di mare. Ricordo Orlando Caserza, Piero Sessarego, Elio Domeniconi, Sandro Castellano, Peppe Barnao, Giorgio Viglino e un fantastico Giorgio Cimbrico. Quel sabato arrivò da Genova una nave carica di tifosi. Gian Luigi Corti portò una nutrita riserva di whisky e brindammo alla salvezza del Genoa. Facemmo l’alba giocando a una roulette casalinga. Arbitrò Agnolin, niente scherzi. Un pomeriggio di maggio e una primavera di buoni sentimenti. Segnò subito Briaschi, geometra e cavallino leggero dell’attacco genoano. Il secondo tempo cominciò in ritardo per un festival di fumogeni. Forse fu un artificio dei tifosi napoletani perché si conoscessero in anticipo i risultati del Cagliari, del Milan e del Bologna. Con queste squadre il Genoa si giocava la salvezza. Il Napoli di Krol, allenato da Rino Marchesi, autentico gentiluomo delle panchine, era quarto in classifica e non doveva chiedere nulla al match con i rossoblù. Ma pareggiò e passò in vantaggio. A quel punto il Genoa allenato da Gigi Simoni, amico carissimo, era retrocesso. A dieci minuti dalla fine entrò Mario Faccenda, ischitano con una foresta di capelli ricci, l’ultima carta giocata da Simoni. A cinque minuti dalla fine, Giaguaro Castellini (che il cielo gliene renda merito) sbagliò il passaggio a un compagno facendo scivolare la palla in corner. Il pallone scagliato dall’angolo superò il mischione in area e Faccenda in spaccata lo buttò in rete. Il pareggio salvò il Genoa. Bontà di Napoli e salvezza genoana firmata da un ragazzo d’Ischia. Si sarebbe commossa anche Matilde Serao. Erano ancora tempi di un calcio romantico che si concedeva ai sentimenti. Quel giorno nacque il sodalizio fra le due tifoserie confermato due anni fa a Marassi nel festoso pomeriggio del ritorno in serie A di Genoa e Napoli».

Ci sono alcuni tifosi napoletani e genoani che auspicano su internet la nascita di un inno comune delle due squadre, sull'esempio di "You'll never walk alone" comune a Liverpool e Celtic: che ne pensa?
«Difficile mettere insieme Pino Daniele e Paolo Conte, più difficile Gigi D’Alessio e Gino Paoli. Il vero inno del Napoli è ‘O surdato nnamurato (oje vita, oje vita mia, si stato ‘o primm’ammore, ‘o primmo e ll’ultimo sarraje pe’ me). Sarebbe fantastica una traduzione in genovese.»

Il gemellaggio è una forma di rispetto sportivo tra due tifoserie che può ancora esistere nell'era del calcio a scopo di lucro, dove dominano i soldi e le tv?
«Il gemellaggio fra le tifoserie di Napoli e Genoa è nato su basi solide in un pomeriggio di ansia, tensione, solidarietà e festa. Può resistere al mondo del calcio diventato arido e violento».

Alla luce delle ultime prestazioni di Napoli e Genoa, come interpreta la gara di domenica prossima?
«Il Napoli è in difficoltà. Il Genoa ha gioco, ritmo e grinta. E’ lanciatissimo verso la Champions. Il pronostico è suo. Il Napoli dovrebbe compiere un miracolo per uscire dal tunnel di risultati avversi, orrori e paure. Nelle condizioni attuali, giocare al “San Paolo” significa più tensione per il Napoli e potrebbe non essere più un vantaggio».

Quale giocatore ammira in particolare tra gli avversari?
«Naturalmente, Milito. Lavezzi e Milito, la coppia sfuggita prima al Genoa e poi al Napoli, avrebbero fatto un tandem pirotecnico».

Reja e Gasperini, due filosofie di gioco differenti a confronto: quali sono i pregi e i difetti?
«Più pregi che difetti. L’audacia di Gasperini (51 anni), la saggezza di Reja (64 anni). Il primo, avvantaggiato oggi dalle strepitose condizioni di forma della squadra. Il secondo alle prese con la lunga crisi della sua formazione».

Dopo i successi de "La grande storia del Napoli" e del romanzo "L'ombra del leopardo" sta preparando un altro volume calcistico? Oppure forse debutterà come sceneggiatore cinematografico oppure teatrale, magari sulla vita di Maradona e della sua era in azzurro...
«Il sogno è un romanzo su Maradona, protagonista del nostro tempo al di là del calcio. Altare e polvere. Vizi e virtù. Generoso, ribelle. Uno Scorpione, segno di vita e di morte, aizzato da Marte e sfiorato da Nettuno, pianeta infausto. Troppo grandi il talento, la fortuna, il cuore per non pagare tutto. Ingannò mediani, dribblò terzini, beffò portieri. E’ stato la felicità del gioco del calcio. Ma quando affrontò la partita con la vita, perse il dono del dribbling e smarrì la fantasia. Cadde contro il tackle duro della cocaina. Una vita da romanzo, le origini umili, il successo, la caduta, un eroe disperato, un ribelle umiliato, un ragazzo solo sotto le luci accecanti della ribalta, un uomo che sta risalendo la china tra l’amore di chi gli vuole bene e lo scetticismo dei malevoli che non gli hanno mai risparmiato nulla. Ma ci vorrebbe la penna di Osvaldo Soriano, di Eduardo Galeano, di Vargas Llosa, di Jorge Amado. E Mimì Rea non è più tra noi».
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

Non perderti la nascita del gemellaggio su Massimo Donelli: la leggenda del regalo di Krol e Amarcord gemellaggio: sintesi tv Napoli-Genoa 2-2 (da You Tube) 

giovedì 19 febbraio 2009

Amarcord gemellaggio: sintesi tv Napoli-Genoa 2-2 (da You Tube)

"Il pallone in confusione" presenta: scene di festa

Napoli - Stadio San Paolo, 16 Maggio 1982
30a giornata campionato serie A
NAPOLI - GENOA 2 - 2 (primo tempo 0 - 1)
NAPOLI: Castellini, Bruscolotti, Marino, Guidetti (68' Iacobelli), Krol, Ferrario, Musella, Benedetti (46' Maniero), Pellegrini, Criscimanni, Palanca.
GENOA: Martina, Gorin (79' Faccenda), Testoni, Corti, Gentile, Romano, Boito, Manfrin, Russo, Iachini, Briaschi. All: Simoni Arbitro: Agnolin. Spett: 51.444
Reti: 3' Briaschi, 56' Criscimanni, 62' Musella, 85' Faccenda



Scambio bandiere tra napoletani e genoani il giorno della promozione in serie A (10 giugno 2007)


Immagini festa Napoli-Genoa campionato serie B (27 gennaio 2007)

mercoledì 18 febbraio 2009

Napoli-Genoa: al via la vendita biglietti per ospiti

E' iniziata la prevendita relativa ai tagliandi settore ospiti allo Stadio San Paolo per Napoli-Genoa. Lo rende noto la società rossoblù, spiegando che i biglietti sono reperibili presso le ricevitorie Lottomatica autorizzate (http://www.listicket.it/) al costo di 18,50 euro comprendenti i diritti del servizio. L’Osservatorio Nazionale non ha adottato per la gara in questione alcuna limitazione nelle modalità di reperimento dei tagliandi. Circa un migliaio i genoani che tra sabato e domenica raggiungeranno la Campania.
Il Genoa rende noto che una serie di autobus sono stati organizzati da Acg, Amt, Figgi do Zena, Lino Bonilauri, 7 Settembre, Grifoni in Viaggio, Bolzaneto e Imbriaeghi do Zena.
Marco Liguori

Tifoseria organizzata Genoa: chiediamo rispetto per Gabriele

In un comunicato, i gruppi rossoblù condannano le notizie divulgate da alcuni organi di informazione ««che riguardano la vita privata» del tifoso ricoverato in coma all'ospedale San Martino

In un comunicato spedito a "il pallone in confusione" la Tifoseria organizzata del Genoa condanna duramente le notizie divulgate da alcuni organi di informazione «che riguardano la vita privata di Gabriele Amato e che nulla hanno a che vedere con quanto accaduto nella triste e fatale vicenda che lo vede lottare per la vita». La nota congiunta di tutte le rappresentanze del tifo organizzato rossoblù sottolinea e stigmatizza «l'assoluta mancanza di sensibilità nei confronti di Gabriele e dei suoi familiari». I gruppi uniti si stringono al loro compagno ricoverato in coma all'ospedale San Martino di Genova e sostengono moralmente la sua famiglia in questo momento molto triste e delicato.
Marco Liguori
Il testo originale è disponibile su Grifoni.org

martedì 17 febbraio 2009

I prezzi dei biglietti per Napoli-Genoa

Da oggi in vendita i tagliandi per la gara di domenica prossima

Da oggi sono in vendita i biglietti per Napoli-Genoa, valida per la 25esima giornata di Serie A, che si disputerà domenica 22 febbraio, ore 15.00 al San Paolo. Lo rende noto la società azzurra in un comunicato sul suo sito, specificando che «i tagliandi possono essere acquistati presso tutte le ricevitorie autorizzate Lottomatica e i Punti Plus e presso il botteghino 1 dello Stadio San Paolo in orario di ufficio (ore 9/13 e 15/19). La campagna "risparmio la fila" terminerà sabato 21 febbraio alle ore 19.00». Per motivi di ordine pubblico i botteghini chiuderanno il giorno della gara tre ore prima del fischio d'inizio.
Potranno accedere alla Tribuna riservata ai diversamente abili solo le persone che sul proprio decreto di invalidità hanno contrassegnato i punti 5 e 6 e i non vedenti. Le richieste di accredito, correlate da decreto di invalidità, dovranno pervenire a partire dal mercoledì antecedente la gara e fino ad esaurimento posti al fax: 081.6107311. I richiedenti dovranno, telefonando allo stesso numero, informarsi della venuta accettazione di accredito. I diversamente abili che non hanno i requisiti su menzionati potranno acquistare il biglietto ridotto di qualsiasi settore presso tutte le rivendite autorizzate e punti speciali esibendo il decreto di invalidità al 100%. L'accompagnatore dovrà essere maggiorenne ed è fatto divieto portare bambini.

Questi i prezzi settore per settore.

SETTORE PREZZO PREVENDITA
Tribuna Posillipo Euro 60 + Euro 1 di prevendita
Tribuna Laterale Primo Anello Euro 24 +Euro 1
Distinti Euro 25 + Euro 1
Curve Euro 18 + Euro 0.50

Questi i prezzi ridotti (donne, under 16 e diversamente abili)
SETTORE PREZZO PREVENDITA
Tribuna Posillipo Euro 40 + Euro 1 di prevendita
Tribuna Laterale Primo Anello Euro 19 +Euro 1
Distinti Euro 20 + Euro 1
Curve Euro 14 + Euro 0.50

La campagna "risparmio la fila" terminerà sabato 21 febbraio alle ore 19.00, non sarà in vendita la Tribuna Primo Anello ed i prezzi saranno così applicati.
SETTORE PREZZO PREVENDITA
Tribuna Posillipo Euro 70 + Euro 1 di prevendita
Ridotto Tribuna Posillipo: Euro 50 + Euro 1
Distinti Euro 30 + Euro 1
Curve Euro 22 + Euro 0.50

domenica 15 febbraio 2009

Tifoso Genoa in coma: tutta la vicenda minuto per minuto

CALCIO:GENOA-FIORENTINA; TIFOSI ROSSOBLU' CONTESTANO RIZZOLI (ANSA) - GENOVA, 15 FEB - Un centinaio di tifosi del Genoa si sono riuniti all'esterno degli spogliatoi dello stadio Luigi Ferraris di Genova, nell'attesa dell'arbitro Rizzoli, che ha diretto la partita contro la Fiorentina. Il direttore di gara e' stato fatto oggetto di una dura contestazione da parte dei sostenitori rossoblu' che lo accusano di aver favorito gli ospiti, soprattutto nel finale dell'incontro, consentendo ai viola di raggiungere il pareggio. La contestazione era cominciata gia' durante la partita ed ha avuto il suo culmine al fischio di chiusura, proprio in contemporanea con il terzo gol di Adrian Mutu. Il designatore Collina, presente in tribuna, e' stato aggredito verbalmente dai tifosi del Genoa all'uscita dal campo quando le polemiche, complice il risultato finale, sono esplose con maggiore veemenza, anche nei confronti di alcuni sostenitori viola.
Si e' conclusa senza incidenti la contestazione da parte di un centinaio di tifosi del Genoa nei confronti del signor Rizzoli, arbitro di Genoa-Fiorentina. Il direttore di gara ha infatti lasciato lo stadio Luigi Ferraris da una porta laterale, dribblando cosi' i sostenitori rossoblu' che lo attendevano all'esterno.
Fonte: Ansa

CALCIO: TIFOSO GENOA INVESTITO DA PULLMAN FIORENTINA (ANSA) - GENOVA, 15 FEB - Un tifoso del Genoa e' stato investito dal pullman della Fiorentina mentre il bus lasciava lo stadio Ferraris di Genova. Secondo le prime informazioni, il giovane rossoblu', che faceva parte di un gruppo di tifosi impegnati nella contestazione alla squadra viola, sarebbe stato colpito dal pullman durante una manovra. Ora e' stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Martino.
Fonte: Ansa

CALCIO: TIFOSO GENOA INVESTITO, RICOVERATO IN RIANIMAZIONE (ANSA) - GENOVA, 15 FEB - E' ricoverato al reparto rianimazione dell'ospedale San Martino il giovane tifoso del Genoa investito dal pullman della Fiorentina. Le sue condizioni sarebbero gravi. Secondo quanto ricostruito dal questore di Genova, Salvatore Presenti, il giovane faceva parte di un gruppo di sostenitori rossoblu' impegnati a contestare l'arbitro. Quando dallo stadio e' uscito il pullman della Fiorentina, la contestazione si e' spostata nei confronti della squadra viola, con insulti e lancio di oggetti contro il bus. Il tifoso sarebbe stato agganciato dal mezzo e sarebbe finito sotto le ruote posteriori. L'autista del pullman non si sarebbe accorto di nulla ed avrebbe proseguito la sua marcia.
''Se il ragazzo si salva, e' un miracolo''. Lo ha detto il funzionario della Polizia Muncipale di Genova che ha assistito all'incidente avvenuto questa sera all'uscita dello stadio Luigi Ferraris di Genova nel corso del quale un giovane tifoso del Genoa e' stato investito dal pullman della Fiorentina. Secondo quanto riferito dal funzionario, il giovane si trovava insieme ad un folto gruppo di tifosi rossoblu', circa 150 persone, impegnati a contestare la squadra viola. I sostenitori genoani hanno circondato il pullman della Fiorentina, cercando di rallentare la manovra di uscita dallo stadio e picchiando contro le fiancate del mezzo. Il giovane tifoso sarebbe stato agganciato o sarebbe scivolato sotto il pullman, rimanendo schiacciato da una delle ruote posteriori. L'autista del bus, forse perche' non si e' accorto dell'investimento o forse preso dal panico, ha proseguito la sua corsa.
Si chiama Gabriele Amato ed ha 36 anni il tifoso rimasto gravemente ferito dopo essere stato investito dal pullman della Fiorentina all'uscita dello stadio di Genova. L'uomo, residente a Campomorone, nell'entroterra del capoluogo ligure, e' ora ricoverato nel reparto rianimazione dell'ospedale San Martino.
Fonte: Ansa

CALCIO: TIFOSO GENOA; AUTISTA BUS TRATTENUTO DA POLIZIA- GENOVA, 15 FEB - Il pullman della Fiorentina e' stato fermato da una pattuglia della Polstrada nell'area di servizio di Sestri Levante. I giocatori viola saranno lasciati andare verso le loro destinazioni, mentre sara' trattenuto per accertamenti il conducente del mezzo che questa sera, all'uscita dello stadio di Genova, ha investito un giovane tifoso rossoblu' che ora si trova in gravi condizioni all'ospedale San Martino.
Fonte: Ansa

CALCIO: TIFOSO GENOA; PREZIOSI E' RIMASTO A GENOVA (ANSA) - GENOVA, 15 FEB - Il patron del Genoa Enrico Preziosi sta seguendo da vicino con preoccupazione l'evolversi della situazione relativa all'incidente avvenuto questa sera all'esterno dello stadio e nel quale e' rimasto gravemente ferito un tifoso rossoblu'. Preziosi, a differenza di quanto fa ogni domenica, e' rimasto a Genova e non ha raggiunto la sua abitazione. Al termine della gara di oggi contro la Fiorentina Preziosi e tutta la societa' rossoblu' si sono prodigati per calmare gli animi dei tifosi che stavano contestando l'arbitro. Il patron e' anche uscito all'esterno dello stadio per convincere i sostenitori a non proseguire la loro protesta.
Fonte: Ansa

CALCIO: GRAVE TIFOSO GENOA INVESTITO DA BUS FIORENTINA/ANSA ARBITRO CONTESTATO FUORI DA STADIO, SEQUESTRATO PULLMAN (ANSA) - GENOVA, 15 FEB - L'amarezza per una vittoria sfuggita proprio all'ultimo istante di gara, la rabbia nei confronti dell'arbitro, accusato dalla tifoseria di casa di aver favorito gli ospiti, la contestazione all'esterno dello stadio, il pullman della squadra avversaria circondato da un gruppo di scalmanati, un tifoso che cade e viene investito dal bus. E' il drammatico epilogo di una domenica di calcio che a Genova si e' trasformata nel dramma di una famiglia, di una tifoseria. Il supporter rimasto ferito, ed ora ricoverato in prognosi riservata nel reparto rianimazione dell'ospedale San Martino, si chiama Gabriele Amato, ha 36 anni e vive a Campomorone, piccolo comune dell'entroterra del capoluogo ligure. Nell'incidente ha riportato la fratture delle gambe, del bacino, dello sterno e di alcune costole. La Tac, alla quale e' stato sottoposto in serata, ha escluso lesioni interne, anche se le sue condizioni restano gravissime. Tutto e' cominciato al 93' della partita tra Genoa e Fiorentina, quando l'arbitro ha fischiato la fine di una gara intensa sul piano del gioco e delle emozioni, un 3 a 3 che ha lasciato l'amaro in bocca ai tifosi rossoblu' che stavano gia' assaporando la gioia della vittoria su una diretta concorrente alla Champions. Il Genoa, in vantaggio di tre gol, si era infatti fatto raggiungere proprio allo scadere grazie ad una tripletta di Adrian Mutu. L'amarezza si e' subito trasformata in rabbia nei confronti dell'arbitro Rizzoli di Bologna, nei confronti del quale si e' immediatamente rivolta la protesta dapprima di alcuni giocatori rossoblu' e poi dell'intera tifoseria di casa. Ai fischi, alla contestazione, alle urla sugli spalti (indirizzati anche verso il designatore Collina, presente oggi a Marassi), sono seguiti quelli lanciati all'esterno dello stadio. Oltre un centinaio di sostenitori rossoblu' si sono accalcati davanti all'uscita degli spogliatoi, in attesa del direttore di gara, che pero' e' riuscito a dribblare tutti allontanandosi da una porta laterale. L'attesa dei contestatori fuori dal Ferraris e' proseguita fino a quando dai cancelli dello stadio ha fatto la sua comparsa il pullman che trasportava i giocatori della Fiorentina. Secondo la ricostruzione compiuta dalla Polizia Municipale, grazie anche ai filmati delle telecamere di sicurezza, circa 150 persone hanno circondato il bus della squadra viola, lanciando contro oggetti e battendo la carrozzeria con calci e pugni. Per le contestazioni il pullman avrebbe rallentato la marcia, fino a fermarsi. A questo punto, ma le testimonianze sono qui molto discordanti, uno dei contestatori, appunto Gabriele Amato, sarebbe scivolato a terra, rimanendo intrappolato sotto le ruote del mezzo che, ripartendo, lo ha investito. Immediatamente e' partita la macchina dei soccorsi. Il ferito e' stato trasportato al San Martino in codice rosso e ricoverato in rianimazione. Intanto il pullman della Fiorentina, raggiunto da una pattuglia della Polstrada sulla A12, e' stato fatto fermare in un'area di sosta a Sestri Levante e posto sotto sequestro. I giocatori viola sono stati trasbordati su un altro bus che li ha portati a destinazione, mentre l'autista e' rimasto piu' a lungo per gli accertamenti del caso. Secondo quanto raccontato agli agenti, il conducente non si sarebbe accorto dell'investimento, cosi' come i giocatori a bordo.
Fonte: Ansa

Calcio/ Genova, resta grave tifoso genoano investito La Tac evidenzia fratture multiple ma nessuna lesione interna
Genova, 15 feb. (Apcom) - Fratture delle gambe, del bacino, dello sterno e di alcune costole ma nessuna lesione interna. E' quanto emerge dalla Tac a cui è stato sottoposto Gabriele Amato, il tifoso genoano investito dal pullman della Fiorentina, contestata dai sostenitori rossoblù all'uscita dello stadio Luigi Ferraris di Genova. Il giovane supporter genoano, originario di Campomorone, paese dell'entroterra genovese, è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Martino di Genova. Nel nosocomio genovese sono arrivati i genitori e la sorella di Amato, oltre a molti semplici tifosi
Fonte: Apcom

Comunicato Ac Fiorentina
La Fiorentina esprime profondo rammarico per quanto successo questo pomeriggio a Genova. Si è trattato di una drammatica fatalità che comunque ha messo in pericolo una vita umana. La Fiorentina è vicina alla persona colpita e alla sua famiglia e si augura che l’evoluzione clinica si stabilizzi prima possibile. La società viola inoltre è in stretto contato con la società Genoa Cfc 1893 per seguire l’evolversi della situazione minuto dopo minuto.
Fonte: http://it.violachannel.tv/

Comunicato stampa Genoa Cfc 1893
GENOVA - Il Genoa Cfc segue con profonda apprensione l’evolversi del quadro clinico del signor Gabriele Amato ed è vicino a lui e alla sua famiglia, in questo imprevisto e drammatico episodio. La società ritiene quanto accaduto oggi al di fuori dello stadio, a quel che sembra una tragica fatalità, che tuttavia vede un uomo in pericolo di vita. La società – prosegue il comunicato – ha seguito in riunione permanente con l’intero CdA e la dirigenza, l’evoluzione degli eventi di oggi, giunti al termine di un incontro leale e di grande intensità agonistica. Il Genoa Cfc, nell’auspicio che l’evoluzione clinica evolva in senso migliorativo, come sembra risultare dall’ultimo referto, ringrazia i componenti del pronto soccorso e le forze di polizia per gli immediati soccorsi. La società, comunica inoltre che l’ad Alessandro Zarbano e il dg Fabrizio Preziosi sono presenti all’Ospedale San Martino sia per seguire l’evolversi della prognosi che per solidarietà.
Fonte: http://www.genoacfc.it

CALCIO: TIFOSO GENOA; CONDIZIONI RESTANO STABILI (ANSA) - GENOVA, 16 FEB - Le condizioni di Gabriele Amato, 36 anni, il tifoso investito ieri sera all'esterno dello stadio di Genova dal pullman della Fiorentina durante le contestazioni alla squadra viola, restano gravissime ma stabili. L'uomo, ricoverato al reparto rianimazione dell'ospedale San Martino, e' stato sottoposto questa mattina alle 5 ad una nuova Tac, che ha confermato l'assenza di lesioni interne, pur in un quadro clinico difficile a causa delle numerose fratture in tutto il corpo. Anche l'esame angiografico, compiuto nella notte, ha dato esito negativo. Al momento i sanitari del nosocomio genovese hanno deciso di non intervenire chirurgicamente per ridurre le fratture, ma un nuovo consulto e' previsto per oggi alle ore 12 al fine di valutare la situazione. Per tutta la notte in ospedale sono rimasti i familiari di Amato, insieme a numerosi amici-tifosi rossoblu'. Ieri, a tarda sera, al San Martino erano giunti anche l'amministratore delegato ed il direttore generale del Genoa, Alessandro Zarbano e Fabrizio Preziosi, per portare la solidarieta' della societa'.
Fonte: Ansa

CALCIO: GENOVA, RESTANO STABILI CONDIZIONI TIFOSO ROSSOBLU INVESTITO = Genova, 16 feb. - (Adnkronos) - Sono stazionarie le condizioni del tifoso del Genoa, Gabriele Amato, investito ieri sera all'esterno dello stadio di Genova dal pullman della Fiorentina all'uscita dallo stadio Ferraris dopo il pareggio rocambolesco per 3-3 tra le due squadre, e durante le contestazioni dei tifosi rossoblu alla squadra viola. Le condizioni del tifoso, ricoverato all'ospedale San Martino, sono stabili ma molto gravi. Il 36enne e' stato sottoposto ad una tac che ha escluso lesioni interne, pur in un quadro clinico difficile a causa delle numerose fratture in tutto il corpo. Fonte: Adnkronos

CALCIO:TIFOSO GENOA; VIGILI, PER ORA NESSUNA RESPONSABILITA' (ANSA) - GENOVA, 16 FEB - Al momento non sono emerse responsabilita' a carico dell'autista del pullman della Fiorentina che ieri sera, all'uscita dallo stadio di Genova, ha investito un tifoso del Genoa, ricoverato in gravi condizioni al reparto rianimazione dell'ospedale San Martino. Il conducente del mezzo, bloccato in serata lungo la A12, nell'area di sosta di Sestri Levante, e' stato ascoltato informalmente dalla Polizia Municipale di Genova che si occupa della vicenda. L'uomo avrebbe raccontato ai vigili di non essersi accorto dell'investimento e di essersi allontanato dalla zona dello stadio in tutta fretta a causa della contestazione di un folto gruppo di tifosi genoani. L'uomo e' stato sottoposto anche al test alcolimetrico, risultato negativo. Il pullman e' stato ispezionato nella notte dai vigili e poi conducente e mezzo hanno ripreso il loro percorso verso Firenze. Nessun provvedimento e' stato al momento adottato nei confronti dell'autista. I vigili dell'infortunistica dovranno ora raccogliere testimonianze e visionare i filmati delle telecamere di sicurezza dello stadio per valutare appieno la situazione.
Fonte: Ansa

Medici Ospedale San Martino: «Prossime ore decisive per le condizioni del tifoso» (Radio Capital)
Secondo il giornale radio di Radio Capital, i medici dell'ospedale San Martino di Genova hanno dichiarato che «le prossime ore saranno decisive per le condizioni del tifoso ricoverato».

CALCIO: TIFOSO GENOA; MEDICI, DECISIVE LE PROSSIME ORE (ANSA) - GENOVA, 16 FEB - ''Saranno decisive le prossime ore. Quando il ferito sara' stabilizzato, si decidera' come e quando intervenire sulle fratture''. Lo ha detto questa mattina il direttore sanitario dell'ospedale San Martino di Genova, Giovanni Orengo, a proposito delle condizioni di Gabriele Amato, il tifoso del Genoa investito ieri sera dal pullman della Fiorentina all'uscita dallo stadio di Marassi. Il ferito, polifratturato, rimane in prognosi riservata. Gli accertamenti ai quali e' stato sottoposto ieri sera e nella notte hanno confermato che non ci sono lesioni interne, ma le ferite riportate nell'incidente sono tali e tante da indurre i medici ad agire con prudenza.
Fonte: Ansa

CALCIO: VIMINALE, DECISIONI DOPO RELAZIONE QUESTURA GENOVA = (ASCA) - Roma, 16 feb - L'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale valutera' le decisioni da assumere solo dopo aver ricevuto la relazione della Questura di Genova sui fatti avvenuti ieri al termine della partita Genoa-Fiorentina, quando un tifoso rossoblu e' stato investito dal pullman che trasportava la squadra Viola. Lo ha spiegato il presidente dell'Osservatorio Domenico Mazzilli a margine della presentazione del lancio della biglietteria per la finale di Champions League. ''Faremo un'analisi con gli organi competenti locali, e quindi la Questura, per capire come sono avvenuti i fatti - ha detto il Capo dell'Osservatorio -. Domani portero' il tutto all'Osservatorio, che e' un organo collegiale, e vedremo cosa fare. Aspetteremo la relazione della Questura. In base a quello che riferiranno, prenderemo le decisioni su cosa fare'', ha concluso.
Fonte: Asca

CALCIO: TIFOSO GENOA; APERTA INCHIESTA PER LESIONI COLPOSE (ANSA) - GENOVA, 16 FEB - Il sostituto procuratore genovese Marco Airoldi ha aperto un fascicolo per lesioni colpose a carico di C.R., l'autista dell'autobus della Fiorentina che ieri sera ha travolto, ferendolo gravemente, il tifoso del Genoa Gabriele Amato. Gli agenti dell'Infortunistica della Polizia municipale di Genova, che hanno ascoltato sommariamente C.R., e che hanno condotto gli accertamenti sull'autobus, in queste ore stanno raccogliendo elementi utili all'indagine. Tra questi anche i filmati delle telecamere che hanno ripreso la scena all'uscita dello stadio Ferraris. Secondo quanto si e' appreso inoltre, l'autobus non e' stato posto sotto sequestro e gia' ieri sera e' tornato a Firenze. Intanto, le condizioni di Amato, ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Martino, restano gravi ma stabili.
Fonte: Ansa

CALCIO: TIFOSO GENOA; MAROTTA, ITALIA NO SICUREZZA IMPIANTI (ANSA) - FIRENZE, 16 FEB - ''Episodi come quello accaduto ieri a Genova si potevano evitare''. Lo ha affermato l'a.d. della Sampdoria Beppe Marotta a margine dell' inizio del corso per direttori sportivi a Coverciano. ''Voglio innanzitutto esprimere la mia solidarieta' al Genoa, ai suoi tifosi e in particolare al ragazzo che e' in ospedale - ha detto Marotta - purtroppo e' risaputo che strutture ad alta capienza di pubblico come gli stadi devono avere delle norme di sicurezza, ma l'Italia da questo punto di vista e' il fanalino di coda in Europa. Abbiamo strutture inadeguate che auspico si possano migliorare, ma lo ripeto, fatti come quelli accaduti ieri potevano essere evitati''
Fonte: Ansa

CALCIO: TIFOSO GENOA; RELAZIONE QUESTURA,NESSUNA COLPA/ANSA LE CONDIZIONI DEL FERITO RESTANO GRAVI, DECISIVE LE PROSSIME ORE (ANSA) - GENOVA, 16 FEB - Dinamica accidentale, grande collaborazione da parte del Genoa e del suo patron Enrico Preziosi, caso isolato rispetto alla tifoseria rossoblu'. Sono questi gli elementi portanti della relazione che la Questura di Genova sta preparando per l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive circa l'incidente avvenuto ieri sera al termine di Genoa-Fiorentina, nel corso del quale e' rimasto gravemente ferito un tifoso rossoblu'. Fonti della Questura riferiscono che ''non sono emerse responsabilita' ne' da parte della tifoseria ne' tantomeno della societa' Genoa''. Sui fatti di ieri, comunque, e' in preparazione una dettagliata relazione che si basa sulla documentazione anche filmata degli incidenti. Secondo quanto trapelato, non ci sarebbero dubbi sulla natura accidentale dell'investimento di Gabriele Amato. Cio' sarebbe confermato anche dai filmati delle telecamere di sicurezza dello stadio. Nelle immagini, infatti, si vedrebbe un uomo, presumibilmente proprio Gabriele, correre da solo dietro il pullman della Fiorentina in marcia all'esterno dello stadio, raggiungere lo spigolo posteriore opposto al lato guida, rimanere illuminato per qualche istante dal fanalino di coda e poi sparire. In quel momento, con ogni probabilita', il tifoso sarebbe scivolato sotto il bus, rimanendo schiacciato. La dinamica metterebbe in luce anche il fatto che l'incidente sarebbe non direttamente collegato alle manifestazioni di protesta di un gruppo di tifosi genoani nei confronti del pullman della Fiorentina. Si tratterebbe, dunque, di un fatto isolato. L'ultimo elemento della relazione riguarderebbe la grande collaborazione fornita alle forze dell'ordine da parte del Genoa per stemperare la tensione fra i tifosi. Al termine della gara, infatti, un folto gruppo di sostenitori rossoblu', circa 500 persone, si sono radunate all'uscita degli spogliatoi manifestando contro l'arbitro Rizzoli. Il patron del Genoa, Enrico Preziosi, e l'amministratore delegato Alessandro Zarbano, sono usciti dallo stadio ed hanno tentato di calmare gli animi, parlando a lungo con i manifestanti. Al termine dell'incontro la maggioranza della tifoseria organizzata ha accolto l'invito della societa' rossoblu' e si e' allontanata. Fuori dal Ferraris e' rimasto meno di un centinaio di persone, ''i meno caldi'' spiegano in questura, ed alcuni ''cani sciolti''. E proprio in questo ambito sarebbe avvenuto l'incidente a Gabriele Amato. Intanto le condizioni del tifoso genoano rimangono stabili, pur in un quadro clinico molto grave. Secondo il direttore sanitario dell'ospedale San Martino, Giovanni Orengo, ''le prossime ore saranno decisive''. I medici sono impegnati a stabilizzare il ferito e poi si valutera' come e quando intervenire chirurgicamente per ridurre le tante fratture riportate. Al capezzale di Gabriele si sono riuniti anche oggi, come gia' durante la notte, i vertici della societa' rossoblu' che hanno portato la loro solidarieta' alla famiglia.
Fonte: Ansa

CALCIO: TIFOSO GENOA; FIORENTINA, AUTISTA IRREPRENSIBILE (ANSA) - FIRENZE, 16 FEB - Serio, bravo, irreprensibile: cosi' dalla Fiorentina alla Lazzi, l'azienda di Firenze di autolinee e trasporto pubblico locale di cui e' dipendente dalla fine degli anni Novanta, giudicano l'autista che ieri sera era alla guida del pullman della squadra viola sotto cui, all'esterno dello stadio Ferraris, e' finito il trentasettenne tifoso del Genoa Gabriele Amato. L'uomo, 54 anni, sposato e residente a Firenze, collabora con la Fiorentina dal 2002, dai tempi del campionato di serie C2: un rapporto di fiducia e stima andato sempre piu' consolidandosi tanto che la societa' viola ormai richiede sempre lui per le trasferte in Italia e anche all'estero, come accaduto in ottobre per la sfida di Champions League a Monaco di Baviera. ''E' in assoluto il migliore autista della Lazzi'' dicono i piu'. Oggi e' rimasto a riposo (ma era programmato considerando la domenica di turno) ma da domani dovrebbe riprendere regolarmente servizio. A quei pochi che l'hanno visto o sentito e' parso comprensibilmente ancora scosso e amareggiato nonostante i messaggi di incoraggiamento giuntigli da tutta la Fiorentina e da chi lo conosce bene. Anche l'ambiente viola e' sempre scosso, il pensiero di tutti al tifoso ricoverato a Genova (i dirigenti da ieri notte sono sempre in contatto con quelli rossoblu'), nessuna conferenza-stampa oggi in programma (ma dalla societa' fanno sapere che era previsto come capita spesso il lunedi'), squadra in campo gia' stamani per prepararsi per la sfida Uefa con l'Ajax di scena al Franchi giovedi' prossimo. Volti tirati, addosso ancora paura e incredulita' per quanto accaduto e vissuto ieri.
Fonte: Ansa
CALCIO: TIFOSO GENOA; APERTA INCHIESTA PER LESIONI COLPOSE (ANSA) - GENOVA, 16 FEB - Il sostituto procuratore genovese Marco Airoldi ha aperto un fascicolo per lesioni colpose a carico di C.R., l'autista dell'autobus della Fiorentina che ieri sera ha travolto, ferendolo gravemente, il tifoso del Genoa Gabriele Amato. Gli agenti dell'Infortunistica della Polizia municipale di Genova, che hanno ascoltato sommariamente C.R., e che hanno condotto gli accertamenti sull'autobus, in queste ore stanno raccogliendo elementi utili all'indagine. Tra questi anche i filmati delle telecamere che hanno ripreso la scena all'uscita dello stadio Ferraris. Secondo quanto si e' appreso inoltre, l'autobus non e' stato posto sotto sequestro e gia' ieri sera e' tornato a Firenze. Intanto, le condizioni di Amato, ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Martino, restano gravi ma stabili.
Fonte: Ansa


GENOA; UNA TIFOSERIA IMPEGNATA ANCHE NEL SOCIALE (V. 'CALCIO: TIFOSO GENOA; RELAZIONE QUESTURA...' DELLE 18:56) (ANSA) - GENOVA, 16 FEB - Al di la' del gruppo dei contestatori che ieri sera hanno manifestato il loro disappunto fuori dallo stadio Ferraris, e che sembrano non appartenere ad alcuna organizzazione di supporter organizzati, i tifosi del Genoa si contraddistinguono per una serie di iniziative benefiche e per la loro particolare attenzione ai bambini. Con ''Genoa for children'' hanno infatti la piu' storica e numerosa iniziativa di supporter bambini in Europa, e organizzano raccolte e donazioni di beneficenza due domeniche al mese. Di recente hanno commissionato oltre mille bandiere agli esuli del Saharawy come gesto di solidarieta', mentre proprio ieri avevano raccolto sette tonnellate di generi di prima necessita' da destinare in aiuto dei civili di Gaza, aderendo all'iniziativa dell'associazione ''Music for peace creativi della notte''. Genoa e Fiorentina - si sottolinea poi in ambienti rossoblu' - pochi minuti dopo la chiusura dell'incontro avevano gia' dimenticato ogni tensione agonistica, mostrando fin dai primi commenti in sala stampa correttezza reciproca e superamento di ogni dialettica. Le due societa' hanno anche ricevuto l'apprezzamento della Lega Calcio per la collaborazione e la gestione non esacerbata e responsabile degli eventi.
Fonte. Ansa
CALCIO: TIFOSO GENOA; MEDICI, CONDIZIONI RESTANO CRITICHE (ANSA) - GENOVA, 17 FEB - ''Permangono critiche, ma stazionarie, con piccoli segnali di stabilizzazione'', secondo quanto spiegato dai medici stamani, le condizioni di Gabriele Amato, il tifoso del Genoa travolto dal bus della Fiorentina fuori dallo stadio Ferraris domenica pomeriggio e ricoverato presso il reparto di rianimazione dell'ospedale San Martino di Genova con fratture multiple in tutto il corpo. Amato viene mantenuto in coma farmacologico ed e' ventilato artificialmente. In giornata dovrebbe essere ripetuta una Tac.
Fonte: Ansa

Notizie video aggiornate sulle condizioni di Gabriele Amato possono essere viste su http://www.primocanale.it/ La tv genovese trasmette i propri programmi in streaming sul suo sito

Sintesi tv di Genoa-Fiorentina 3-3 (da You Tube)

Genova, stadio "Luigi Ferraris", domenica 15 febbraio 2009 ore 15
24a giornata campionato serie A

Genoa-Fiorentina 3-3 (primo tempo 2-0)
Genoa (3-4-3): Rubinho, Biava, Ferrari, Bocchetti, Rossi (32' st Vanden Borre), Thiago Motta, Juric, Criscito, Mesto (24' st Sokratis), Milito, Palladino (1' st Milanetto). (73 Scarpi, 23 Modesto, 17 Jankovic, 11 Olivera). All.: Gasperini
Fiorentina (4-2-1-2): Frey, Comotto (32' st Bonazzoli), Gamberini, Dainelli, Vargas, Kuzmanovic (8' st Semioli), Donadel, Montolivo, Jovetic, Gilardino, Mutu (13 Storari, 14 Zauri, 2 Kroldrup, 23 Pasqual, 19 Gobbi). All.: Prandelli 7
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Reti: 12' pt Thiago Motta, 38' pt Palladino, 11' st Milito su rigore, 15' st Mutu su rigore, 35' st Mutu, 49' Mutu
Angoli: 5 a 4 per il Genoa
Ammoniti: Jovetic per simulazione, Juric per proteste, Bonazzoli, Vanden Borre, Donadel per gioco scorretto Espulsi: 30' pt Biava per doppia ammonizione Recupero: 2' e 3' Spettatori: 28.000 circa
Vedi anche Tifoso Genoa in coma: tutta la vicenda minuto per minuto

Sintesi tv di Genoa-Fiorentina 3-3 (immagini Mediaset Premium tratte da You Tube)


Vedi anche Tifoso Genoa in coma: tutta la vicenda minuto per minuto

mercoledì 11 febbraio 2009

Tifosi Genoa: domenica prossima iniziativa per i civili di Gaza

La tifoseria organizzata del Genoa invita i sostenitori rossoblù, in occasione della partita Genoa-Fiorentina in programma domenica allo stadio Luigi Ferraris di Genova, a sostenere l'iniziativa di ''Music for Peace'' a favore dei civili di Gaza. I tifosi genoani sono invitati a consegnare nei punti raccolta fuori dagli ingressi dello stadio almeno uno dei generi di prima necessità tra alimentari (riso, farina, zucchero, sale, legumi, pelati, tonno, carne in scatola, biscotti, miele, marmellata) e medicinali (antibiotici, antinfiammatori, antidolorifici). L'obiettivo della tifoseria organizzata rossoblù è quello di raggiungere 10 tonnellate di alimenti da inviare nella striscia di Gaza per le popolazioni civili colpite dalla guerra.
Fonte: Ansa

martedì 10 febbraio 2009

Roma-Genoa: l’aggressione dimenticata

Due tifosi rossoblù sono stati gravemente feriti su un treno nei pressi della fermata di Ostiense: i giornali nazionali non hanno riportato la notizia. E’ l’ennesimo episodio cruento compiuto nel corso del campionato ad opera di facinorosi giallorossi, che rischia di restare impunito. E intanto il giudice sportivo non sanziona la società della Capitale per i fumogeni accesi e per i comportamenti violenti avvenuti all’Olimpico

Domenica scorsa a Roma c’è stata l’ennesima aggressione compiuta a tifosi ospiti. Stavolta è toccato a quelli del Genoa: la notizia è stata riportata soltanto dai quotidiani locali. Invece, su quelli nazionali e sulle agenzie neanche una riga. Secondo quanto riportato questa mattina dal Secolo XIX, da Repubblica edizione Genova, dal Corriere Mercantile e anticipato domenica sera dall'emittente genovese "Primocanale", due giovani tifosi rossoblù sono state vittime di un agguato da parte di un gruppo di teppisti armati di spray urticanti e coltelli su un treno che li riportava a Civitavecchia, da dove avrebbero continuato il viaggio in auto per tornare a Genova. L’increscioso episodio sarebbe avvenuto nei pressi della stazione di Roma Ostiense. Uno di essi ha avuto un gravissimo taglio tra volto e collo e ha riportato 10 punti di sutura: l’altro è stato colpito a una gamba. Sulla vicenda sta indagando la Digos.
Si penserà: «Ma cosa sono andati a fare a Roma se la trasferta era pericolosa, visti i precedenti dello scorso campionato?». Occorre a questa domanda una precisazione doverosa: l’Ansa dello scorso 28 gennaio riportava che il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive per Roma-Genoa aveva soltanto stabilito la chiusura del settore ospiti. Il Casms non aveva stabilito limitazioni alla vendita dei biglietti. Non a caso, gran parte dei tifosi genoani aveva potuto acquistare a Civitavecchia i biglietti del settore “distinti nord” e recarsi regolarmente e tranquillamente allo stadio della Capitale. Tutti si erano comportati civilmente e si erano seduti nel settore dell’Olimpico loro assegnato tra i tifosi giallorossi: nessuno di essi li aveva provocati, né indirizzato cori insultanti la squadra giallorossa. Per precauzione, la polizia li ha spostati nel settore ospiti solo dopo alcuni minuti dall’inizio della gara. Insomma, si può dire che l’iniziale chiusura della parte dell’Olimpico riservata ai sostenitori avversari abbia peggiorato le cose, complicando la vita ai genoani e alle forze dell’ordine. Sarebbe quindi stato più opportuno sistemare i sostenitori del Genoa nel settore loro riservato: una misura di buon senso, oltre che di ordine pubblico.
C’è anche il grottesco nella tremenda domenica dei genoani. Un tifoso giallorosso, forse emulo dei suoi antenati che rubavano le insegne alle armate avversarie, ha strappato dalle mani una bandiera del grifone da un sostenitore “nemico” al termine della gara nei pressi dello stadio: è stato fermato e trovato in possesso di un taglierino. La Polizia lo ha denunciato per furto e possesso di arma da taglio. Per lui ed altri tre compagni di tifo, resisi responsabili di altri comportamenti illeciti, è scattato il Daspo. Nessun provvedimento è scattato per i genoani: è evidente che si sono comportati correttamente. C’è da dire che l’”impresa” dei tifosi del Grifone è stata salutata con simpatia e rispetto da parte di numerosi tifosi sul sito Asromaultras.it: ha voluto farsi sentire la parte rispettosa, e sicuramente numerosa, dei sostenitori della Capitale.
Ma non è la prima volta che alcuni di essi si rendono protagonisti di episodi di violenza. Il 20 settembre scorso un supporter della Reggina fu accoltellato nei pressi dell’Olimpico da un giallorosso ben noto alle forze dell’ordine per numerosi comportamenti violenti. La giustizia ordinaria fece il suo corso: quella sportiva non decise alcuna sanzione, nonostante l’aggressione fosse accaduta nei pressi dello stadio. A termini del Codice di giustizia sportiva la Roma andava sanzionata. Poche settimane prima, il 1° settembre, dopo Roma-Napoli erano stati arrestati due tifosi romanisti durante i controlli prepartita, mentre un altro era stato denunciato a piede libero. Anche quella volta non furono presi provvedimenti contro la Roma. Invece il Napoli fu punito con la chiusura delle curve dalla giustizia sportiva, mentre il ministro dell’Interno Roberto Maroni stabilì il divieto di trasferta per i tifosi azzurri sull’onda emotiva della presunta demolizione del treno Napoli-Roma. L’inchiesta dei Pm napoletani, dopo aver derubricato il reato da distruzione a danneggiamenti, sta per essere archiviata.
Tornando ai fatti di domenica scorsa, nel comunicato di oggi il giudice sportivo Gianpaolo Tosel non ha preso alcun provvedimento per l’aggressione ai due genoani: era ovvio, visto che l’aggressione è stata compiuta in un luogo lontano dall’Olimpico. Ma c’è di più. Tosel ha rilevato solo che «sostenitori della Soc. Roma accendevano due fumogeni e facevano esplodere tre petardi nel proprio settore»: ma siccome ricorrono le circostanze esimenti per la squadra capitolina, ha stabilito «di non adottare provvedimenti sanzionatori nei confronti delle Società in ordine al comportamento dei loro sostenitori in premessa indicato». Riguardo agli episodi di cui si sono resi responsabili i quattro tifosi giallorossi contro quelli genoani nello stadio non c’è neppure un accenno.
Dunque per l’ennesima volta nei confronti della società giallorossa e dei suoi tifosi non sono stati provvedimenti. A ciò bisogna aggiungere che finora anche da parte dei tutori dell’ordine pubblico sono state prese misure blande nei loro confronti per la repressione dei fatti violenti. Due pesi e due misure: forse per intervenire occorre che ci sia un morto.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

Nella foto, tratta da Asromaultras.it, i tifosi genoani nel settore ospiti

domenica 8 febbraio 2009

Sintesi tv di Roma-Genoa 3-0 (da You Tube)

Roma, stadio Olimpico, 8 febbraio 2009
23a giornata campionato Serie A

Roma-Genoa 3-0 (Primo tempo 1-0)
Roma (4-2-3-1): Doni, Cicinho (30' pt Motta), Mexes, Juan, Tonetto, Taddei, De Rossi, Brighi, Perrotta, Totti (34' st Aquilani), Vucinic (15' st Baptista). (25 Artur, 21 Diamutene, 15 Loria, 7 Pizarro). All.: Spalletti.
Genoa (4-3-3): Rubinho (16' st Scarpi), Biava, Ferrari, Bocchetti (12' st Palladino), Juric, Van de Borre (1' st Milanetto), Thiago Motta, Criscito, Sculli, Jankovic, Milito (15 Papastathopoulos, 22 Modesto 7 Rossi, 20 Mesto, 11 Olivera). All.: Gasperini.
Arbitro: Rocchi di Firenze 6. Reti: 26' pt Cicinho, 2' st Vucinic, 48' Baptista
Angoli: 8 a 6 per il Genoa. Recupero: 3' e 4'.
Espulsi: all'8' st Taddei per doppia ammonizione, al 23' st Sculli per doppia ammonizione. Ammoniti: Van de Borre, Biava e Juric per gioco scorretto. Note: al 44' del primo tempo espulso il tecnico del Genoa Gasperini per proteste
Spettatori: circa 40mila, di cui paganti 12.563 per un incasso di 308.946 euro

Sintesi di Roma-Genoa 3-0 (Immagini Rai tratte da You tube)

martedì 3 febbraio 2009

Fondazione Genoa: record di reti segnate consecutivamente dai rossoblù

Tutte le volte in cui il Genoa è andato in doppia cifra nella casella delle partite consecutive con reti attive nei campionati di massima serie a girone unico (43 edizioni)

La sequenza attualmente in corso di partite consecutive con reti attive del Genoa, giunta dopo la vittoria sul Palermo al suo quattordicesimo incontro, si colloca nel quadro dei 43 campionati di massima serie a girone unico finora disputati dal Genoa in seconda posizione assoluta alla pari con quella realizzata nel Campionato 1939/1940. Finora sono state nove le serie di almeno dieci partite consecutive con reti attive nella massima serie. 
Clicca qui per leggere tutte le tabelle statistiche
Fonte: Fondazione Genoa

domenica 1 febbraio 2009

Sintesi tv di Genoa-Palermo 1-0 (da You Tube)

Genova, stadio "Luigi Ferraris", domenica 1 febbraio ore 15
22a giornata campionato serie A
GENOA-PALERMO 1-0 (Primo tempo 0-0)
Genoa (3-4-3): Rubinho, Biava, Ferrari, Bocchetti, Vanden Borre (18' st Palladino), Milanetto, Juric, Criscito, Sculli (38' st Olivera), Milito, Jankovic (73 Scarpi, 27 D'Alessandro, 20 Mesto, 7 Rossi, 23 Modesto). All.: Gasperini
Palermo (4-3-2-1): Amelia, Cassani, Carrozzieri (8' st Savini) Kjaer, Bovo, Nocerino, Liverani (44' pt Migliaccio), Bresciano, Simplicio, Cavani, Michedidlze (30' st Guana). (1 Ujkani, 25 Savini, 21 Cossentino, 4 Tedesco, 19 Succi). All.: Ballardini.
Arbitro: Trefoloni di Siena 5
Rete: nel st 43' Criscito
Angoli: 11 a 5 per il Genoa Recupero: 2 e 3 Ammoniti: Criscito, Simplicio, Juric, Guana per gioco scorretto; Cavani per comportamento non regolamentare. Spettatori: 25.000


Il Genoa sa soffrire e supera il Palermo

Nel finale Criscito riesce a segnare e ad aver ragione dei coriacei siciliani. Gasperini: «Devo fare i complimenti a tutti i miei ragazzi che oggi si sono superati»

«Devo fare i complimenti a tutti i miei ragazzi che oggi si sono superati». Con voce decisamente soddisfatta dai microfoni di Domenica Sport di "mamma" Rai, Gian Piero Gasperini ha ringraziato i suoi giocatori per aver battuto al "Ferraris" un Palermo coriaceo e determinato. E soprattutto per aver proseguito il sogno che insegue il Genoa e che i tifosi vedono concretizzarsi sempre più: il quarto posto che significa Champions League. Il Grifone ringrazia anche la Roma "tafazziana" che ha subito nel finale l’orgogliosa rimonta della Reggina ed è stata bloccata sul 2-2 al "Granillo". A proposito di tifosi: qualcuno, forse in preda a una sorta di delirio orgiastico per la vittoria del Genoa e lo stop della Roma, ha lanciato il triplice fischio dagli spalti con lo stesso identico trillo dell’arbitro Trefoloni, ben prima dello scoccare dell’ultimo dei minuti di recupero. I giocatori pensavano che la partita fosse terminata: ma il direttore di gara ha smentito e imposto la prosecuzione della gara.
Ma torniamo al Genoa, che oggi ha dimostrato (se mai ce ne fosse stato bisogno) di non essere "Milito-dipendente": non a caso il gol decisivo è stato realizzato da Criscito (nella foto). Segno evidente della validità del gioco "totale" di "Gasperson" e della caparbietà dei rossoblù che hanno insistito fino all’ultimo minuto per vincere contro i rosanero ben schierati in campo da Ballardini. La vittoria di oggi è significativa poiché la squadra ha saputo soffrire per strappare i tre punti: evidente prova della suo perfetto stato di salute. I siciliani sono riusciti a imbrigliare a centrocampo i genoani: la ragnatela Nocerino-Liverani-Bresciano, con Simplicio e Cavani a supporto dell’unica punta Michedidlze, nel primo tempo riusciva a contenere gli "eroici furori" del quartetto mediano rossoblù Vandenborre-Criscito-Milanetto-Juric, pressando soprattutto questi ultimi due, da cui partono tutte le manovre offensive. E’ proprio il Palermo al 7° che tira per primo in porta: girata di sinistro di Michedlidze deviata in angolo da Rubinho. Poco dopo, il Genoa protesta per un tocco col braccio in area di Nocerino: ma era involontario. I ragazzi di Gasperini riescono al 35° a forzare il blocco dei rosanero. Criscito, in forma smagliante, si crea un’occasione d’oro entrando in area avversaria e conclude a rete: Kjaer riesce a deviare fortunosamente il pallone sul palo alla sinistra di Amelia. Al 40° sale in cattedra Vanden Borre scendendo sulla sinistra, effettuando un lancio per Jankovic che prova la rovesciata spettacolare: il numero uno rosanero Amelia si oppone deviando in angolo. Il Genoa cresce nel finale della prima frazione e proprio al 45° colpisce un altro palo con il difensore "d’attacco" Biava. Sulla successiva ribattuta Amelia si supera su Sculli. Ma è ancora Biava un minuto dopo a costringere con un velenoso colpo di testa il secondo portiere della nazionale a una parata strepitosa.
L’inizio della ripresa il Genoa scende in campo con ulteriore determinazione per i conti. Pronti, via: dopo pochi minuti dal fischio di Trefoloni arriva un’occasione per i rossoblù. Azione in mischia nell’area sicula, Jankovic spinge di testa la sfera, ma Amelia blocca con sicurezza. Correva il 3° minuto: scatto bruciante di Milito nella metà campo avversaria, supera Carrozzieri, lasciandolo a meditare sul tempo che fa, arriva in area e conclude con una legnata potentissima: Kjaer ci mette una pezza, deviando ancora una volata e salvando lo 0-0. Il Genoa continua a premere per vincere, ma al 15° il Palermo ha una buona occasione per passare in vantaggio: cross di Migliaccio dal settore destro che trova la testa di Simplicio che la indirizza con veemenza verso la porta: Rubinho non si fa trovare impreparato e con una gran parata Rubinho butta in angolo. Poco dopo per Gasperini è arrivato il momento decisivo dei cambi: fuori Vandenborre e dentro Palladino per dare maggiore forza alla manovra offensiva. E così si giunge al 43°, il fatal minuto che premia gli sforzi dei genoani: Milanetto passa a Jankovic sulla destra, il serbo pennella un cross basso verso Criscito che con un tocco vincente anticipa la difesa del Palermo. Inutili le proteste dei rosanero per un fuorigioco inesistente. Nel dopo partita "Gasperson" dribbla una domanda di un giornalista di Rai 2 sul suo futuro alla Juventus: "Credo che un allenatore viva di presente. In questo momento vivo questo presente, che è molto bello". Il "timoniere" rossoblù ha perfettamente ragione. L’unica certezza è questa: meno 16 giornate alla fine, punti 40, Genoa al quarto posto.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consetita soltanto dietro citazione della fonte

Genova, stadio "Luigi Ferraris", domenica 1 febbraio ore 15
22a giornata campionato serie A
GENOA-PALERMO 1-0 (Primo tempo 0-0)
Genoa (3-4-3): Rubinho, Biava, Ferrari, Bocchetti, Vanden Borre (18' st Palladino), Milanetto, Juric, Criscito, Sculli (38' st Olivera), Milito, Jankovic (73 Scarpi, 27 D'Alessandro, 20 Mesto, 7 Rossi, 23 Modesto). All.: Gasperini
Palermo (4-3-2-1): Amelia, Cassani, Carrozzieri (8' st Savini) Kjaer, Bovo, Nocerino, Liverani (44' pt Migliaccio), Bresciano, Simplicio, Cavani, Michedidlze (30' st Guana). (1 Ujkani, 25 Savini, 21 Cossentino, 4 Tedesco, 19 Succi). All.: Ballardini.
Arbitro: Trefoloni di Siena 5
Rete: nel st 43' Criscito
Angoli: 11 a 5 per il Genoa Recupero: 2 e 3 Ammoniti: Criscito, Simplicio, Juric, Guana per gioco scorretto; Cavani per comportamento non regolamentare. Spettatori: 25.000

venerdì 30 gennaio 2009

Genoa-Palermo: vendita in beneficenza bandiere Saharawi

Il Genoa Club Red’n Blue Ladies domenica 1 febbraio fuori dallo stadio Luigi Ferraris, prima della partita Genoa – Palermo, metterà a disposizione di tutti i Genoani che lo vorranno, le bandiere confezionate dalle donne del Saharawi.
I manufatti potranno essere acquisiti con un’offerta minima di 10,00 euro.
Il ricavato sarà totalmente devoluto alle donne del Saharawi che vivono in condizioni disperate e verrà consegnato direttamente a due rappresentati del popolo del Saharawi prima dell’incontro Genoa – Lazio in programma il 19 aprile 2009.
Ringraziamo preventivamente il popolo Genoano sicure che, così come in passato verso simili iniziative, sarà ben disposto e generoso.
Il direttivo del Genoa Club Red’n Blue Ladies
Per informazioni Associazione Club Genoani email pcaricci@yahoo.it
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

Si prega di non intasare le caselle di posta elettronica con spam pubblicitario e di altro tipo (come appelli politici). Questo sito tratta solo di calcio, finanza del calcio e di argomenti affini. Ogni abuso sarà punito.

Le foto presenti su "il pallone in confusione" sono state in gran parte prese da siti Internet: dovrebbero essere di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, possono segnalarlo a uno dei due indirizzi email sopra indicati