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sabato 22 maggio 2010

Il mistero delle Isole Cayman nel controllo del Liverpool

Nella prima puntata sui conti del Liverpool si evidenzia la presenza della Kop Football (Cayman) Ltd con sede nel famoso paradiso fiscale. I revisori di Kpmg Llp hanno in rilievo che Kop Football (Holdings) Limited, con sede in Inghilterra, che la mancata risoluzione del problema dell’indebitamento finanziario possa minare il principio di continuità aziendale


"You’ll never walk alone" è il motto che campeggia nel logo del Liverpool F.C., ed in questo momento il club di calcio ha bisogno della compagnia di nuovi proprietari nel suo cammino. Oggetto di questa esposizione sarà la descrizione del bilancio consolidato al 31 luglio 2009 di Kop Football (Holdings) Limited, l’ultima controllante, con sede nel Regno Unito, del gruppo, nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio professionistico conosciuto come: "Liverpool F.C.". Dalla lettura di quanto segue, si potrà ben comprendere come gli attuali proprietari del club abbiano deciso di porlo in vendita. L’investimento fatto con soldi presi a prestito, nonostante gli aumenti di fatturato, non ha generato quella redditività in grado di ripagare il prestito, inoltre a causa della chiusura dei rubinetti da parte delle banche, la proprietà è stata costretta, a sua volta, a prestare ingenti somme di danaro al club, che fruttano ulteriori interessi da pagare ad una società con sede nelle Isole Cayman, che fa capo sempre ai proprietari americani Hicks e Gillet. Bisogna anche aggiungere che la proprietà ha anche prestato garanzie per 110 milioni di sterline, necessario per il rifinanziamento del prestito bancario scaduto nel 2009. Il 16 aprile 2010, la proprietà del gruppo ha reso noto a mezzo di un comunicato, apparso sul sito internet ufficiale Liverpoolfc.tv, la volontà di cedere il club, nominando Martin Broughton, già presidente di British Airways PLC, come presidente della società Liverpool Football Club e Athletic Grounds Ltd, con un preciso mandato a vendere.
Il punctum dolens della situazione al 31 luglio 2009, è rappresentato dall’enorme costo del debito finanziario, che determina una situazione economica in perdita, la quale, a sua volta, aggrava ulteriormente la situazione patrimoniale già deficitaria. Infatti, le passività superano le attività determinando un patrimonio netto abbondantemente negativo e il 2008/2009 è il terzo esercizio consecutivo con un patrimonio netto negativo. Il quadro è completato dall’aumento dell’indebitamento finanziario netto che è passato da 299,8 milioni di sterline a 351,4 milioni di sterline. E i revisori di Kpmg Llp hanno in rilievo nella relazione, che la mancata risoluzione del problema dell’indebitamento finanziario possa minare il principio di continuità aziendale.
Per quanto riguarda il caso Liverpool vi sono delle analogie con il caso Manchester United. La prima è la modalità di acquisto dei due club, la seconda è la nazionalità statunitense dei proprietari. Infatti, in entrambi i casi è avvenuto l’acquisto del club di calcio ad opera di imprenditori statunitensi, con un’operazione di Leverage Buy-Out, ossia si è utilizzata una società indebitata con le banche per acquistare il club di calcio. Nel caso del Liverpool, la società veicolo utilizzata è stata: Kop Football Limited. Il 23 marzo 2007, Kop Football Limited acquisì il 100% della società Liverpool Football Club e Athletic Grounds Ltd, per un corrispettivo in contanti di 175 milioni di sterline, a cui sono stati aggiunti costi di acquisizione per 8,5 milioni di sterline, valorizzando l'investimento a 183,5 milioni di sterline. Questa operazione era supportata dalla convinzione che la redditività del club sarebbe stata in grado di ripagare il costo del debito oltre che rimborsare il debito stesso.
Secondo gli amministratori di Kop Football (Holdings) Limited, gli elementi chiave della strategia del Gruppo per la crescita sono: il rafforzamento della squadra di calcio, lo sfruttamento del marchio, e il finanziamento per la costruzione del nuovo stadio.
Dal punto di vista sportivo la stagione 2008/2009 ha visto il conseguimento del secondo posto in Premier League ed il raggiungimento dei quarti di finale in Champions League, con l’eliminazione subita ad opera del Chelsea. Il secondo posto in campionato ha permesso di aumentare il fatturato derivante dai diritti TV.
La struttura del Gruppo
La struttura del gruppo che controlla il Liverpool Football Club è piuttosto complessa. La holding finale risiede negli Stati Uniti, ma la proprietà passa poi, tramite una società con sede nelle Isole Cayman, denominata: "Kop Fottball (Cayman) Limited". Questa società, residente nel "paradiso fiscale" delle Isole Cayman, controlla, a sua volta, la holding del gruppo con sede nel Regno Unito, denominata: "Kop Football (Holdings) Limited".
La catena di controllo dall’alto verso il basso è la seguente: Kop Investment LLC (USA); Kop Football (Cayman) Ltd (Isole Cayman); Kop Football (Holdings) Ltd (UK); Kop Football Ltd (UK); Liverpool Football Club & Athletic Grounds Ltd. (UK).
La società: "Kop Investment LLC", con sede a Dallas, risulta registrata nello stato del Delaware (USA), forse per ragioni fiscali, tale società è la holding di controllo, che è di proprietà congiunta di George N. Gillett e Thomas O. Hicks. Questa società controlla Kop Football (Cayman) Ltd.
Kop Football (Cayman) Ltd, è una società, di cui si sa poco, con sede nel paradiso fiscale delle Isole Cayman. Essa controlla Kop Football (Holdings) Ltd.
Kop Football (Holdings) Ltd è la società capogruppo del Regno Unito e ha presentato i conti consolidati derivanti dalle sue due controllate: Kop Football Ltd e Liverpool Football Club & Athletic Grounds Limited.
Kop Football Ltd è la società indebitata, che è stata utilizzata per l'acquisto del club di calcio. Tale società di fatto è solo una subholding, in quanto come attività possiede solo la società Liverpool Football Club & Athletic Grounds Limited. Liverpool Football Club & Athletic Grounds Limited è la società meglio conosciuta come "Liverpool FC". Questa è la società che è stata venduta da David Moores a Gillett e Hicks e che ora è di loro proprietà attraverso una serie di holding come sopra descritto. (1 - continua)

Luca Marotta
jstargio@gmail.com

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE

venerdì 30 gennaio 2009

Premier league, cifre mostruosamente proibite

Ecco le quotazioni di mercato di alcuni assi d’Oltremanica, sostenibili soltanto dalle tre grandi Inter, Milan e Juventus: Cristiano Ronaldo 60 milioni, Gerrard 45, Drogba 40, Fabregas 38, Lampard 37, Adebayor 24

Ecco i sogni mostruosamente proibiti dei tifosi italiani. Fuoriclasse fuori dalla portata delle tasche dei club nostrani: ad eccezione di Inter, Milan e Juventus, che possono permettersi di aprire il portafoglio qualora i loro dirigenti lo volessero. Ma prima di iniziare la nostra carrellata di assi dalla ricca (ma anche indebitata) Inghilterra, leggiamo i dati dei principali campionati d’Europa. Stando ai dati del sito Transerfermarket.de, la Premier League presenta il valore di mercato complessivo più elevato per i suoi 556 giocatori suddivisi in 20 squadre, pari a oltre 3 miliardi di euro. Seconda la Primera Division con oltre 2,5 miliardi per i suoi 508 calciatori militanti in 20 società. Il parco dei 565 atleti delle 20 formazioni della nostra Serie A è al terzo posto con 2,31 miliardi. Seguono la Bundesliga con 1,53 miliardi (491 giocatori in 18 squadre) e la Ligue 1 con 1,37 miliardi (20 in 560).
Voliamo oltre Manica e rechiamoci a Londra per esaminare il Chelsea. La squadra del miliardario russo Roman Abramovich presenta il valore di mercato più elevato della Premier League con 386 milioni. L’oggetto dei desiderio di tifosi e presidenti del Belpaese è sicuramente Drogba: chi volesse intavolare una trattativa dovrà munirsi necessariamente della cifra esorbitante di 40 milioni. Tuttavia, il rendimento del 30enne attaccante franco-ivoriano non è stato finora esaltante: 10 partite in campionato, sei volte entrato dalla panchina due volte sostituito, un gol in 520 minuti. Il capocannoniere Anelka (14 gol in 22 partite e 1714 minuti giocati, una marcatura ogni 122 minuti e tre assist vincenti) ne vale molto meno: 18 milioni. Segue Lampard, il 30enne centrocampista offensivo a lungo corteggiato l’estate scorsa dall’Inter: il suo prezzo di mercato è di 37 milioni, da cui partire per i successivi rilanci. Per lui 22 partite per 1963 minuti giocati, 9 gol (uno ogni 218 minuti) e 4 assist vincenti. Trentatrè milioni sono invece necessari per poter discutere di un eventuale trasferimento del roccioso difensore Terry (28 anni): invece ne occorrono 32,5 per il centrocampista ganese Essien, infortunato fino a marzo. E’ il turno di un altro centrocampista, Ballack, 32enne nazionale tedesco: vale 28 milioni. Alzi la mano che vuole il portiere Cech e lasci alla cassa 28 milioni. Per l’attaccante portoghese Carvalho, attualmente fermo per infortunio, ne occorrono 22 milioni.
La seconda squadra inglese per valore è il Manchester United con 383,2 milioni. La domanda è d’obbligo: quanto vale la stella portoghese (nella foto) Cristiano Ronaldo? Mettete 60 milioni sul piatto e vedete che i dirigenti dei "diavoli rossi" vi daranno importanza: e pensare che lo Sporting Lisbona aveva venduto il 24enne fuoriclasse nel luglio 2003 per 17,75 milioni. Per lui 10 gol in 19 gare con 1587 minuti giocati in campionato (una rete ogni 159 minuti) e 5 assist vincenti per i compagni. Rooney, 23enne centravanti della nazionale inglese, ne vale 40 milioni. C’è qualcuno che ha bisogno delle prestazioni del difensore Ferdinand (30 anni)? Staccate un bell’assegno da 33 milioni e vi passa la paura di non averlo. Meno cari, ma non per questo meno accessibili, le quotazioni iniziali dell’attaccante della nazionale bulgara Berbatov, pari a 32 milioni (6 gol e 9 assist in 20 gare, e dell’argentino Tevez, 28 milioni (3 gol e 2 assist in 16 gare). Sull’altra sponda di Manchester, ossia il City, quarta per valore con 227,5 milioni, si segnalano soltanto in particolare i 34 milioni del 25enne brasiliano Robinho. Per lui 11 gol e tre assist in 16 partite disputate (pari a 1409 minuti) in Premier League: media di un gol ogni 128 minuti.
E da Manchester passiamo a Liverpool, la cui rosa vale 292,4 milioni. Solo per intavolare un barlume di trattativa per il 28enne centrocampista centrale Gerrard bisogna recarsi nella città dei Beatles con in tasca un assegno da 45 milioni. E’ autore di 9 reti e 6 assist in 20 partite per 1685 minuti complessivi: mediamente un gol ogni 187 minuti in campionato. Cinque milioni in meno ne vale l’attaccante spagnolo Torres (24 anni): ha segnato 5 gol in 15 partite. Seguono il centrocampista difensivo argentino Mascherano (24 anni, 24 milioni uno per anno) e l’attaccante irlandese Keane (28 anni, 21 milioni). E’ il turno di Xabi Alonso, il 27enne centrocampista difensivo spagnolo che era nel mirino della Juventus la scorsa estate (gli fu preferito Poulsen): adesso la premiata ditta Cobolli&Blanc dovranno trattare tenendo ben presente la base d’asta di 20 milioni. C’è qualcuno che intende riportare negli italici stadi il 27enne difensore di fascia Dossena? Vincoli 8 milioni e i dirigenti dei "Reds" inizieranno i colloqui per la cessione: cifra decisamente non esorbitante. Nell’altra squadra di Liverpool, l’Everton, si segnala il 26enne attaccante centrale nigeriano Yakubu con i suoi 20 milioni iniziali: per lui 4 reti realizzate in 14 gare di campionato, per complessivi 1126 minuti. Media di un gol ogni 282 minuti.
E torniamo a Londra e ci rechiamo nella sede dell’Arsenal, il cui parco giocatori vale 247 milioni, il quarto in Inghilterra. Quanto vale Fabregas, uno degli attaccanti che si trova spesso al centro delle presunte trattative rese note dai media? Occorrono ben 38 milioni per il 21enne attaccante spagnolo, infortunato fino a marzo. Per lui 1 gol in 15 partite (1305 minuti) in Premier, con 4 assist per i compagni. E’ il turno del sogno di mezza estate del Milan, svanito negli ultimi caldi dello scorso agosto: Adebayor, 24enne attaccante del Togo, vale almeno 24 milioni: detiene in campionato 19 presenze con 8 reti in complessivi 1525 minuti disputati. Per lui una media di 1 marcatura ogni 191 minuti: chissà se Galliani sta ancora pensando a lui. Segue il suo collega di reparto Tourè: per il 27enne ivoriano bisogna preparare un bell’assegno (meglio se circolare) da 22 milioni. Invece ne occorrono 19 per il 31enne difensore francese Gallas: 16 milioni per l’attaccante olandese Van Persie (25 anni).
Infine un'altra squadra inglese, il Tottenham, ha tre pezzi pregiati dai prezzi tutto sommato modici rispetto a quelli visti finora. Due sono dell’Est: il centrocampista croato Modric (18 milioni, 23 anni, 1 rete e 5 assist in 19 partite) e l’attaccante russo Pavlyuchenko (13 milioni, 27 anni, 3 reti in 18 partite, infortunato fino ad aprile). Il terzo è Bentley, 24enne centrocampista inglese con sette presenze in nazionale: valore 17 milioni.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte
(1a puntata - continua)

giovedì 4 dicembre 2008

Liverpool, l’importante è esagerare

I media italiani hanno evidenziato in modo allarmistico i 425 milioni di debiti dei “reds” dimenticando che la somma non riguarda la squadra, ma soltanto la Holding Kop Football Limited cui appartiene, e che la cifra è servita in gran parte per la sua acquisizione. Quindi, il parco giocatori del club inglese non è in svendita

Il 12 novembre 2008 l'agenzia Ansa ha lanciato la seguente notizia riguardante i debiti del Liverpool: «La crisi finanziaria rischia di travolgere il Liverpool che potrebbe essere costretto a svendere i suoi campioni per appianare i debiti. Si tratta di oltre 425 milioni di euro. Secondo il banchiere Keith Harris, che ha orchestrato l'acquisto dei Reds da parte degli americani George Gillett e Tom Hicks, l'unica via di salvezza è quella di ottenere sei mesi di proroga dalle due banche creditrici, Royal Bank of Scotland e Wachovia, anch'esse però in gravi difficoltà per via del credit crunch».
Il lancio d’agenzia veniva ripreso dal Corriere dello Sport-Stadio sul suo sito web e sorprendentemente è stata messa in prima pagina nell'edizione del 13 novembre 2008, con la seguente titolazione: «Liverpool senza soldi – Via Gerrard e Torres – Il club ha debiti per 425 milioni: metterà sul mercato le stelle, anche Xabi e Mascherano».
La notizia, così com’ è stata rappresentata, era destinata ad accendere le fantasie dei tifosi, che sognano nella propria squadra i vari Mascherano, Fernando Torres, Steven Gerrard, Xabi Alonso ecc., in quanto avrebbe potuto dar luogo alla seguente interpretazione: il Liverpool è senza soldi, ha un indebitamento netto di 425 milioni di euro e le banche devono decidere sul rientro immediato. La conseguenza è che il Liverpool deve "svendere" i suoi campioni. Da notare bene che non si usa la parola "vendere" ma "svendere", quasi come se il Liverpool fosse in fase di liquidazione.
Per riportare in maniera meno allarmistica la notizia sull'indebitamento del Liverpool bastava riportare fedelmente quanto scritto dal Guardian in un articolo che riguardava essenzialmente le preoccupazioni di Keith Harris per la difficoltà a trovare un acquirente per l'Everton. Infatti la cifra di 425 milioni riguarda un prestito e non l'indebitamento netto. Nell'intervista Keith Harris si dimostra «preoccupato» per il Liverpool, che deve rimborsare 350 milioni di sterline nel mese di gennaio a due banche in difficoltà, come Royal Bank of Scotland e Wachovia. Secondo il banchiere il prestito di 350 milioni di sterline, include anche 185 milioni di sterline riguardanti il prestito fatto ai proprietari nordamericani, Tom Hicks e George Gillett, per acquistare il club. Lo stesso Keith Harris afferma che il Liverpool ha il diritto di opzione per l'estensione della durata del prestito per altri sei mesi, pertanto una volta esercitato il diritto di opzione, alla scadenza (luglio 2009) ci si porrà il problema di rifinanziare il prestito o trovare un modo per restituirlo.
La corretta interpretazione della vicenda è la seguente: il Liverpool si trova certamente in una situazione non certo rosea, ma fino a luglio 2009 potrà vendere e non svendere i suoi campioni.
Recentemente anche ShareLiverpoolFC, l'organizzazione di tifosi del Liverpool impegnata per l'acquisizione di una quota di partecipazione azionaria, ha redatto un commento sulla situazione finanziaria del club. Nel documento si afferma che i "reds" hanno realizzato un utile nella stagione 2007/08 e che la situazione finanziaria è andata inaspettatamente bene, anche se le previsioni per il futuro non sono buone, con un invito ai proprietari a ricapitalizzare uscendo il contante di tasca propria.
In tale documento si è cercato di dare una risposta alla domanda: "Perché il debito è così alto?" Per la risposta è importante sapere che Kop Football Limited è lo strumento che è servito ai soci americani per acquistare la proprietà della società Liverpool Football Club. Indebitando Kop Football Limited, grazie a un prestito, si è potuto acquisire il controllo del Liverpool. Di conseguenza il Gruppo Liverpool è composto dalla Holding Kop Football Limited e dalle sue controllate, tra cui Liverpool Football Club.
Su 350,5 milioni di sterline di debito, 245 riguardano la holding Kop Football, mentre 105 milioni Liverpool Football Club. La somma presa in prestito dalla Kop Football è così suddivisa: 180 (pari a 218 milioni di euro) sono stati versati ai precedenti azionisti e 64 milioni sono stati prestati al Liverpool Football Club.
Per quanto riguarda i 105,5 milioni di sterline (circa 128 milioni di euro), 45,5 sono serviti per l'acquisto di nuovi giocatori e per il finanziamento delle spese d'esercizio. I restanti 60 sono stati assegnati per il progetto del nuovo stadio Stanley Park.
Concludendo, si può affermare, che siamo in presenza di un debito che è essenzialmente di Gruppo e non riguardante direttamente la squadra di calcio: inoltre, esso riguarda per la maggior parte il denaro servito per l'acquisizione del club.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

Nella foto: la prima pagina dell'edizione del 13 novembre scorso del Corriere dello Sport con la notizia sui debiti del Liverpool (cliccare per ingrandire)
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il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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